Lo scudo antimissile americano in Romania
Gli elementi Aegis Ashore di Deveselu, nel sud della Romania, parte dello scudo antimissile americano, sono, da oggi, operativi. “È un giorno importante per tutti. È il giorno in cui viene inaugurata la base di Deveselu”, ha affermato il presidente romeno, Klaus Iohannis, che ha accolto, stamane, a Bucarest il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, qualche ora prima che siano resi operativi gli elementi dello scudo antimissilistico nel sud del Paese. Alla vigilia, il presidente ha ribadito la natura strettamente difensiva dello scudo e il suo ruolo nelladempiere la principale missione della NATO, quella di assicurare la difesa collettiva degli stati membri. Anche il premier Dacian Ciolos ha sottolineato che la Romania ha sostenuto sin dal principio gli sforzi alleati per la difesa antimissilistica. Le autorità romene hanno inoltre sottolineato che lo scudo antimissilie non è diretto contro la Russia. Dal canto suo, lassistente del segretario americano di stato per il controllo degli armamenti, Frank Rose, ha precisato che il sistema di Deveselu è volto in modo prioritario alla difesa contro i missili ballistici a corta e media gittata che potrebbero essere lanciati dal Medio Oriente.
Bogdan Matei, 12.05.2016, 16:59
Gli elementi Aegis Ashore di Deveselu, nel sud della Romania, parte dello scudo antimissile americano, sono, da oggi, operativi. “È un giorno importante per tutti. È il giorno in cui viene inaugurata la base di Deveselu”, ha affermato il presidente romeno, Klaus Iohannis, che ha accolto, stamane, a Bucarest il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, qualche ora prima che siano resi operativi gli elementi dello scudo antimissilistico nel sud del Paese. Alla vigilia, il presidente ha ribadito la natura strettamente difensiva dello scudo e il suo ruolo nelladempiere la principale missione della NATO, quella di assicurare la difesa collettiva degli stati membri. Anche il premier Dacian Ciolos ha sottolineato che la Romania ha sostenuto sin dal principio gli sforzi alleati per la difesa antimissilistica. Le autorità romene hanno inoltre sottolineato che lo scudo antimissilie non è diretto contro la Russia. Dal canto suo, lassistente del segretario americano di stato per il controllo degli armamenti, Frank Rose, ha precisato che il sistema di Deveselu è volto in modo prioritario alla difesa contro i missili ballistici a corta e media gittata che potrebbero essere lanciati dal Medio Oriente.
“LIran continua a sviluppare, testare e dispiegare unintera serie di capacità militari a corta e media gittata. Negli ultimi mesi, gli iraniani hanno testato sistemi a media gittata che possono raggiungere lEuropa, compresa la Romania”, ha affermato Frank Rose.
Il Dipartimento di Stato americano definisce gli elementi dello scudo collocati nel sud della Romania un contributo significativo al sistema di difesa antimissilistica della Nato ed unespressione della solidità del Partenariato Strategico romeno-americano, e dellimpegno fermo degli Usa per la sicurezza europea ed eutoatlantica.
Da Mosca, il corrispondente di Radio Romania conferma che la Russia non ritiene lo scudo una minaccia contro il suo potenziale nucleare offensivo, ma si sente obbligata a rispondere alle azioni americane attraverso lammodernamento dei sui razzi ballistici. Gli analisti americani avevano già ammonito che lOccidente dovrebbe aspettarsi adesso a contromisure militari da parte di Mosca. Questa, affermano loro, potrebbe rispondere alla messa in funzione degli elementi dello scudo antimissile in Romania con dispiegamenti di truppe oppure esercitazioni militari lungo il confine ovest della Russia.
Un altro rischio sarebbe il ritiro della Russia dal Trattato sulle forze nucleari di media gittata che vieta il lancio da terra dei missili ballistici e da crociera con gittate di 500 e 5000 km. Lo scudo antimissile di Deveselu è parte di un sistema americano ospitato da diversi stati alleati. Esso include un radar terrestre in Turchia, quattro navi della Marina militare americana dotate di armi antimissile in Spagna, un centro di comando presso la base aerea Rammstein in Germania e un secondo intercettore terrestre, che sarà costruito in Polonia e diventerà operativo nel 2018. (traduzione di Adina Vasile)