Problemi nel sistema sanitario
Scontenti dellattuale situazione nel sistema sanitario, i medici di famiglia hanno protestato e hanno deciso di non rilasciare più ricette per farmaci scontati e di non prescrivere più visite specialistiche per due giorni.
Leyla Cheamil, 04.04.2016, 15:33
Scontenti dellattuale situazione nel sistema sanitario, i medici di famiglia hanno protestato e hanno deciso di non rilasciare più ricette per farmaci scontati e di non prescrivere più visite specialistiche per due giorni.
Il sistema sanitario romeno sembra altrettanto malato come i pazienti che hanno bisogno dei suoi servizi. Dopo che per anni è stato insufficientemente finanziato, essendo infatti tra le ultime priorità delle autorità romene, il sistema sanitario si confronta con gravi disfunzioni, che hanno conseguenze negative sia per il personale medico, che per i pazienti. Scontenti dellattuale situazione in questo settore, alcuni medici di famiglia hanno deciso di protestare e di non rilasciare ricette per farmaci scontati e lettere di invio agli specialisti per due giorni – il 1 e il 4 aprile.
La principale rivendicazione dei medici è losservanza delle scadenze per la firma degli atti aggiuntivi ai contratti con le casse sanitarie provinciali. Loro sostengono che non vogliono più firmare retroattivamente i contratti, come avveniva finora, tenuto conto che, in alcuni casi, sono stati costretti a pagare dalla proprie tasche le cure prescritte. Con questa forma di protesta, i medici lanciano un segnale dallarme relativo alla situazione che si ripete negli ultimi anni, ha affermato la presidente della Società Nazionale di Medicina di Base, Rodica Tănăsescu.
“Sono ormai dieci anni che siamo messi nella situazione di firmare illegalmente contratti retroattivi. Un contratto aggiuntivo viene firmato nel periodo in cui il vecchio contratto è ancora vigente. Questa nostra decisione – una parte di noi la manterranno, altri si sono spaventati, perché hanno ricevuto delle telefonate – è anche un segnale che vogliamo entrare nella normalità e fare tutto legalmente”, ha affermato Rodica Tănăsescu.
Rodica Tănăsescu ha inoltre aggiunto che, tramite queste proteste, i medici di famiglia vogliono attirare lattenzione che sono necessarie modifiche legislative importanti per il contratto che sarà firmato fra meno di tre mesi. Inoltre, i medici sollecitano il raddoppiamento dei fondi stanziati alla medicina di base. Dal canto suo, il ministro della Salute, Patriciu Achimaş Cadariu, desidera una manovra bis che porti un aumento di fondi per il settore sanitario.
“Abbiamo rinviato le nuove norme del contratto, ma nel momento in cui avremo una rivalutazione dellintero sistema speriamo che sia completata anche da una manovra correttiva. Il mio è un appello alla responsabilità. Le Casse Sanitarie hanno compiuto il loro dovere e la modalità di questi atti aggiuntivi è una che ha sempre funzionato”, ha detto il ministro Patriciu Achimaş Cadariu.
Due organizzazioni che rappresentano i medici di famiglia hanno lanciato un documento intitolato “La medicina di base non è una priorità nella struttura del budget e nelle politiche economiche della Romania, senza i nostri ambulatori il sistema medico crollerà”. Il documento, che è stato inviato a tutte le istituzioni decisionali del settore sanitario, ma anche alla Presidenza, ricorda che il budget totale della Salute questanno è del 4,2% del PIL, ma solo lo 0,86% del PIL rappresenta il contributo dello stato.
La differenza di percentuale rappresenta i contributi degli assicurati al fondo di assicurazione sanitaria. In altre parole, nel documento si afferma che lo stato decide di offrire servizi gratuiti a tutti i cittadini, ma per coprire le spese si basa quasi esclusivamente sul contributo dei cittadini e dei datori di lavoro che pagano assicurazioni sanitarie. (traduzione di Gabriela Petre)