Nuovi fascicoli di corruzione a Bucarest
Un miniterremoto, con consequenze imprevedibili sulla scena politica romena, si è verificato ieri sera, quando il sindaco del secondo rione di Bucarest, Neculai Ontanu, è stato fermato dai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione, in un fascicolo in cui viene accusato di corruzione. Lincidente in sè sembra banale. Colpita dalla corruzione, lamministrazione locale in Romania è stata quasi ridotta a metà dai procuratori. Solo nel 2015, sono stati rinviati a giudizio 14 sindaci di città, nove presidenti di consigli regionali e un prefetto.
Bogdan Matei, 24.03.2016, 15:46
Un miniterremoto, con consequenze imprevedibili sulla scena politica romena, si è verificato ieri sera, quando il sindaco del secondo rione di Bucarest, Neculai Ontanu, è stato fermato dai procuratori della Direzione Nazionale Anticorruzione, in un fascicolo in cui viene accusato di corruzione. Lincidente in sè sembra banale. Colpita dalla corruzione, lamministrazione locale in Romania è stata quasi ridotta a metà dai procuratori. Solo nel 2015, sono stati rinviati a giudizio 14 sindaci di città, nove presidenti di consigli regionali e un prefetto.
Bucarest ha sei rioni e i sindaci di tre di questi, il liberale Andrei Chiliman, il progressista Cristian Popescu Piedone e il socialdemocratico Marian Vanghelie, erano già stati fermati dalla DNA e sono ora protagonisti di una serie di processi in cui sono accusati di reati di corruzione. Il sindaco stesso della capitale Bucarest, Sorin Oprescu, formalmente indipendente, ma da sempre sullorbita del Partito Socialdemocratico, ha avuto lo stesso percorso: municipio-custodia cautelare-tribunale.
Ciò che contraddistingue Neculai Ontanu dagli altri è la sua logevità come sindaco e limportanza come personaggio politico. Eletto, per la prima volta, sindaco nel 2000, Ontanu ha già avuto 4 mandati e si stava preparando ad aggiudicarsi il quinto alle amministrative del prossimo 5 giugno, il cui favorito categorico era, soprattutto visto che, per la prima volta nella Romania postcomunista, le locali si svolgeranno in un unico turno. Inoltre, dopo il recente ritiro del leader fondatore dellUnione Nazionale per il Progresso della Romania, lex vicepremier e ministro dellInterno Gabriel Oprea, lui stesso accusato dalla DNA, Ontanu era diventato presidente interinale del terzo partito romeno nel Parlamento. Le decine di deputati e senatori di questo partito di centro-sinistra votavano, disciplinatamente, su ordine del generale a riposo Oprea, insedimenti e destituzioni di Governi e, arbitri tra i grandi partiti, socialdemocratico e liberale, decidevano ladozione o meno di progetti legislativi di massima importanza.
Adesso, il nuovo leader dei progressisti, lui stesso generale a riposo, è accusato che, nel periodo 2006-2007, avrebbe ricevuto, come tangenti, un terreno di 1.500 metri quadri a Bucarest, dopo aver aiutato un beneficiario di diritti litigiosi ad entrare in possesso di diverse proprietà.
Gli analisti di Bucarest ritengono che il fermo di Ontanu dai procuratori equivalga alla sua uscita dalla corsa elettorale e allacceleramento della disintegrazione dellUnione Nazionale per il Progresso della Romania, i cui parlamentari già migrano verso il Partito Socialdemocratico, Liberale o verso lAlleanza Liberali e Democratici, nella prospettiva delle politiche di questautunno. Come anche lamministrazione loca,e il futuro Parlamento avrà, notano gli stessi analisti, una configurazione sensibilmente diversa, dopo che decine di eletti sono stati messi sotto accusa. Eloquente studio di caso, il deputato Sebastian Ghita, uno stretto collaboratore dellex premier socialdemocratico Victor Ponta e già protagonista di una serie di fascicoli penali, è stato accusato, sempre ieri, di uso di informazioni riservate e ricatto. (traduzione di Adina Vasile)