Il Mar Nero, senza Visa Waiver
Non ci sono le condizioni favorevoli affinchè la Romania diventi, nel 2016, parte del programma Visa Waiver. La notizia è arrivata, ieri, dal rappresentante di Wasghinton a Bucarest, che conferma, cosi, che i viaggi dei romeni negli Usa senza lobbligo di visto restano un obiettivo lontano. Sono due i motivi per cui, stando allambasciatore americano a Bucarest, Hans Klemm, la Romania non avrebbe molte chance di essere accettata nel programma. Innanzittutto, la legge americana chiede che i partecipanti al Visa Waiver abbiano un tasso di respingimento sotto il 3%. Però dalle ultime statistiche pubblicate più di un anno fa risulta che, nonostante unevoluzione nella giusta direzione, questo tasso è notevolmente maggiore – intorno al 10%. In secondo luogo, il contesto politico americano non è favorevole alla modifica della legge cosicchè la percentuale minima sia aumentata. Siccome tutti gli altri passi necessari per ladesione al programma Visa Waiver sono stati compiuti, il tasso di respingimento rappresenta, di conseguenza, lunico ostacolo alla libera circolazione dei romeni negli Usa.
Roxana Vasile, 02.02.2016, 15:25
Non ci sono le condizioni favorevoli affinchè la Romania diventi, nel 2016, parte del programma Visa Waiver. La notizia è arrivata, ieri, dal rappresentante di Wasghinton a Bucarest, che conferma, cosi, che i viaggi dei romeni negli Usa senza lobbligo di visto restano un obiettivo lontano. Sono due i motivi per cui, stando allambasciatore americano a Bucarest, Hans Klemm, la Romania non avrebbe molte chance di essere accettata nel programma. Innanzittutto, la legge americana chiede che i partecipanti al Visa Waiver abbiano un tasso di respingimento sotto il 3%. Però dalle ultime statistiche pubblicate più di un anno fa risulta che, nonostante unevoluzione nella giusta direzione, questo tasso è notevolmente maggiore – intorno al 10%. In secondo luogo, il contesto politico americano non è favorevole alla modifica della legge cosicchè la percentuale minima sia aumentata. Siccome tutti gli altri passi necessari per ladesione al programma Visa Waiver sono stati compiuti, il tasso di respingimento rappresenta, di conseguenza, lunico ostacolo alla libera circolazione dei romeni negli Usa.
La soluzione sarebbe – stando allambasciatore Hans Klemm – che i romeni si informino correttamente sulle esigenze e sappiano, prima di chiedere il visto, se riuniscono i requisiti necessari per il suo conseguimento. È necessario, allo stesso tempo, uno sforzo congiunto delle autorità sia romene, che americane per spiegare ai cittadini i requisiti di eleggibilità. Ma lo sforzo comune romeno-americano supera di molto la questione dei visti. Legate da un partenariato strategico, Bucarest e Washington vedono nella “sicurezza” il concetto-chiave della loro relazione, concetto che non si limita alla cooperazione militare, bensi include anche una economica sostenibile e uno stato di diritto.
Su piano economico, lattrazione di maggiori investimenti americani in Romania è grevata dallassenza di uninfrastruttura moderna nei trasporti e nel settore energetico. Ma, nella visione dellambasciatore Hans Klemm, una maggiore integrazione della Romania nellUe e un uso migliore delle risorse materiali comunitarie messe a disposizione sarebbero estremamente benefici per la creazione di uninfrastruttura profittevole per gli investitori. Per quanto riguarda il consolidamento dello stato di diritto, il diplomatico americano ha salutato lattività della Direzione Nazionale Anticorruzione e ha ricordato che, nella classifica Transparency International sulla percezione della corruzione, la Romania è salita di 10 posizioni. Non in ultimo, la Romania e gli Usa, partner nella Nato, sono interessati che il Mar Nero sia una zona di libera navigazione e un polo di stabilità. In un contesto geopolitico complicato, gli Usa, assieme ai loro alleati, concedono una sempre maggiore attenzione alle evoluzioni nella zona e sviluppano potenziali contromisure per aumentare la difesa in questa parte del mondo. (traduzione di Adina Vasile)