Un rapporto positivo sulla giustizia in Romania
La corruzione può essere sconfitta se lavoriamo insieme. Per eliminare l’abuso di potere, le tangenti e far luce sulle intese segrete, i cittadini devono dire insieme ai loro governi che ne sono stufi. L’indice sulla Percezione della Corruzione 2015 indica chiaramente – la corruzione resta un problema nell’intero mondo. Però il 2015 è stato anche un anno in cui la gente è uscita di nuovo in strada per protestare contro la corruzione. Lo ha dichiarato José Ugaz, presidente di Transparency International – organizzazione che ha annunciato mercoledì la graduatoria degli stati del mondo secondo l’Indice di Percezione della Corruzione 2015.
Corina Cristea, 27.01.2016, 12:01
La corruzione può essere sconfitta se lavoriamo insieme. Per eliminare l’abuso di potere, le tangenti e far luce sulle intese segrete, i cittadini devono dire insieme ai loro governi che ne sono stufi. L’indice sulla Percezione della Corruzione 2015 indica chiaramente – la corruzione resta un problema nell’intero mondo. Però il 2015 è stato anche un anno in cui la gente è uscita di nuovo in strada per protestare contro la corruzione. Lo ha dichiarato José Ugaz, presidente di Transparency International – organizzazione che ha annunciato mercoledì la graduatoria degli stati del mondo secondo l’Indice di Percezione della Corruzione 2015.
Con 46 punti, rispetto a una media dei paesi dell’Unione Europea di 65,36 punti, la Romania si piazza in questa graduatoria al 58/o posto tra 168 paesi. Criticata per anni per gli scarsi risultati contro la corruzione, la Romania ha fatto un salto di 11 posizioni verso 100 punti che indicano un paese senza corruzione. I buoni risultati ottenuti da Bucarest nella lotta alla corruzione non sono passati inosservati neanche a Bruxelles e sono stati inseriti in un rapporto positivo della Commissione Europea sulle riforme nel campo della giustizia in Romania.
E’ il terzo rapporto positivo, quindi rientra in una serie, non abbiamo grandissime sorprese. Le istituzioni incaricate a combattere la corruzione, la DNA in particolare, ma anche l’Alta Corte, l’Agenzia Nazionale d’ Integrità – la loro attività è notata come un termine positivo. E, di nuovo, senza essere una sorpresa, abbiamo anche dei punti in cui i progressi sono ancora attesi, cioè per quanto riguarda il Parlamento, la relazione che il Parlamento intende avere quando si tratta delle sollecitazioni di revoca dell’immunità, ha detto il ministro della giustizia, Raluca Pruna.
Il ministro considera, però, che dopo un decennio di monitoraggio, ci sono ancora dei punti vulnerabili che vanno risolti. Quello che ci deve preoccupare è che a 10 anni dall’istituzione del meccanismo abbiamo ancora dei punti importanti in cui dobbiamo fornire risultati. Se abbiamo la pazienza di paragonare quello che sono state le istituzioni che fanno l’oggetto di questo rapporto, cosa sono state nel 2006 e cosa sono oggi, nel 2016, non possiamo che constatare che si sono consolidate, che sono molto più efficaci, molto più mature, molto più capaci di fare quello che scrive nella legge che hanno la competenza di fare. Quindi, da questo punto di vista il meccanismo ha dimostrato in maniera assoluta l’utilità, ha aggiunto Raluca Pruna.
Bucarest auspica che nel prossimo futuro la Romania e la Commissione Europea arrivino alla conclusione che il Meccanismo di Cooperazione e Verifica non è più utile e che si rinunci a questo rapporto.