Priorità della politica estera romena
Il presidente Klaus Iohannis ha presentato le principali linee di politica estera della Romania all’incontro annuo con gli ambasciatori stranieri accreditati a Bucarest. Il capo dello stato ha sottolineato che il partenariato strategico con gli USA, l’appartenenza alla NATO e all’Unione Europea sono stati, sono e rimarranno i pilastri fondamentali su cui viene costruita la politica estera della Romania.
România Internațional, 22.01.2016, 12:40
Il presidente Klaus Iohannis ha presentato le principali linee di politica estera della Romania all’incontro annuo con gli ambasciatori stranieri accreditati a Bucarest. Il capo dello stato ha sottolineato che il partenariato strategico con gli USA, l’appartenenza alla NATO e all’Unione Europea sono stati, sono e rimarranno i pilastri fondamentali su cui viene costruita la politica estera della Romania.
Allo stesso tempo, ha detto ancora Iohannis, la Romania vuole essere non solo un beneficiario, ma anche un fornitore di sicurezza e stabilità nella regione, rafforzare il profilo e consolidare il ruolo all’interno dell’Alleanza e dell’UE. Il presidente considera che la situazione politica preoccupante e segnata da incertezze nel vicinato orientale della Romania richede misure di consolidamento della sicurezza nella zona, sia tramite mezzi interni, che tramite quelli offerti dall’appartanenza del paese alla NATO, ma anche dal partenariato strategico con gli USA.
La situazione preoccupante e segnata da incertezze nel vicinato orientale richiede misure di consolidamento della sicurezza sia tramite mezzi interni, che tramite quelli di cui possiamo beneficiare nell’ambito dei partenariati strategici, soprattutto quello con gli USA e in sede della NATO, ha detto Klaus Iohannis. In riferimento all’UE, il capo dello stato ha detto che aspetta che essa dimostri maggiore coerenza, visione, strategia e rigore.
Desidero dall’Unione Europea più coerenza, più visione e più strategia. Il progetto europeo non è un semplice slogan, e l’Unione Europea non è un set di meccanismi burocratici, ha aggiunto Klaus Iohannis. La principale sfida affrontata oggi dall’UE è la migrazione, ha detto Iohannis, il quale ha spiegato ancora una volta che la posizione di Bucarest nel caso dei profughi non si basa sul rifiuto dell’idea di accogliere migranti nel paese, bensì mette in forse la procedura di ripartizione.
Egli ha ribadito che la Romania è solidale con gli altri stati europei e continuerà ad impegnarsi nella crisi dei profughi. In riferimento a Schengen, il presidente ha precisato che anche se in questo momento esso è messo in forse, la Romania mantiene il suo obiettivo di aderire allo spazio di libera circolazione. Un altro capitolo importante nella politica estera della Romania è il consolidamento dei partenariati strategici o le relazioni privilegiate con Germania, Francia, Polonia, Italia, Spagna, Gran Bretagna e Turchia.
Bucarest continuerà a concedere un’importanza speciale alle relazioni con gli stati vicini, ha sottolineato il capo dello stato, il quale ha ribadito l’appoggio agli sforzi della Moldova, dell’Ucraina e della Georgia, come stati nell’ambito del Partenariato Orientale, nell’attuazione delle riforme che piazzino loro in maniera irreversibile sul percorso europeo. Bucarest rimarrà, inoltre, uno dei più forti sostenitori dell’allargamento dell’UE con gli stati dei Balcani Occidentali e un contribuente attivo alla stabilità regionale.