La Francia, un importante partner della Romania
Firmato nel 2008 a Bucarest, il Partenariato strategico romeno-francese – il primo che Parigi firmava con un paese est-europeo – è rimasto per un tempo lettera morta. Ci voleva volontà politica da ambo le parti per dare impulso a una cooperazione carica anche dall’immagine negativa, spesso fabbricata dalla stampa o utilizzata in scopi politicizzanti, dei romeni che si sono stabiliti in Francia. La Romania e la Francia sono, però, legate da un’amicizia storica, estremamente dinamica, hanno importanti obiettivi comuni, e la diaspora romena, estremamente dinamica, è nella maggioranza schiacciante bene integrata, contribuendo al buon andamento del paese di adozione.
Roxana Vasile, 22.01.2016, 12:36
Firmato nel 2008 a Bucarest, il Partenariato strategico romeno-francese – il primo che Parigi firmava con un paese est-europeo – è rimasto per un tempo lettera morta. Ci voleva volontà politica da ambo le parti per dare impulso a una cooperazione carica anche dall’immagine negativa, spesso fabbricata dalla stampa o utilizzata in scopi politicizzanti, dei romeni che si sono stabiliti in Francia. La Romania e la Francia sono, però, legate da un’amicizia storica, estremamente dinamica, hanno importanti obiettivi comuni, e la diaspora romena, estremamente dinamica, è nella maggioranza schiacciante bene integrata, contribuendo al buon andamento del paese di adozione.
In questo contesto, con la sua visita ufficiale di due giorni a Parigi, il premier tecnico Dacian Ciolos, francofono e filofrancese, ha voluto aggiungere – come dichiarava egli stesso – nuovi tasselli a un fondamento già solido, espresso, tra l’altro, tramite una collaborazione molto stretta politica ed economica, segnata dalla consistente presenza in Romania di grandi gruppi industriali in settori quali la costruzione di auto, aeronautica o servizi pubblici. Dopo riforme difficili subito dopo l’insediamento della crisi economica, nel periodo 2009 – 2011, la Romania ha avuto ogni anno crescita economica – 3,4-3,5% lo scorso anno – e anticipa una del 4% quest’anno.
Di conseguenza, siccome la Romania è uno dei paesi europei con la maggior crescita economica, il premier Ciolos ha trasmesso alle PMI francesi che esiste un buon potenziale di investimenti nel campo agroalimentare o energetico. Evidenziato, inoltre, l’interesse per mantenere e intensificare la cooperazione settoriale con la Francia in settori quali l’infrastruttura, l’agricoltura, ma anche per il laser nei pressi di Bucaerst, il primo di alta potenza in Europa e il secondo nel mondo, e per la piattaforma per la sua valorizzazione.
La Romania – dicevano ancora a Parigi il premier Ciolos e i ministri che lo hano accompagnato – è probabilmente l’unico paese dell’Europa centro-orientale dove non esistono, nell’ambiente politico, partiti estremisti, nazionalisti, che potrebbero avere reazioni imprevedibili nelle decisioni politiche e nelle politiche economiche. E’, inoltre, uno dei maggiori sbocchi in Europa e ha compiuto negli ultimi anni progressi importanti dal punto di vista amministrativo, legislativo e fiscale. Lo scorso anno è stato adottato un nuovo Codice fiscale, e l’IVA ha registrato un calo, dall’inizio di quest’anno, dal 24 al 20%.
Affinchè la Romania benefici al massimo delle sue relazioni storiche con la Francia, attirando su questa base sempre più capitale straniero, l’attuale Governo di Bucarest intendere avere una strategia proattiva dal punto di vista commerciale. Parallelamente, si desidera stimolare la presenza romena in Francia, esistendo dei campi in cui la Romania comincia ad avere un potenziale di esportazione sempre più importante.