Le relazioni romeno-francesi
La risposta del presidente François Hollande all’invito del premier Ciolos è subito arrivata: il capo dello stato francese visiterà quest’anno la Romania francofona e filofrancese. Gli auspici estremamente cordiali sotto i quali si sono svolti i colloqui all’Eliseo, tra François Hollande, Dacian Ciolos e il suo omologo di Parigi, Manuel Valls, hanno valenze multiple. Buon parlante di francese, il premier Ciolos è sposato con una francese. Ha seguito studi universitari in Francia, che lo apprezza in maniera particolare per il modo in cui, lungo il recente mandato di commissario, ha gestito l’agricoltura dell’Unione Europa.
Roxana Vasile, 21.01.2016, 13:25
La risposta del presidente François Hollande all’invito del premier Ciolos è subito arrivata: il capo dello stato francese visiterà quest’anno la Romania francofona e filofrancese. Gli auspici estremamente cordiali sotto i quali si sono svolti i colloqui all’Eliseo, tra François Hollande, Dacian Ciolos e il suo omologo di Parigi, Manuel Valls, hanno valenze multiple. Buon parlante di francese, il premier Ciolos è sposato con una francese. Ha seguito studi universitari in Francia, che lo apprezza in maniera particolare per il modo in cui, lungo il recente mandato di commissario, ha gestito l’agricoltura dell’Unione Europa.
Poi, come dichiarava proprio il presidente Hollande, la Romania e la Francia, legate da un’amicizia storica, hanno obiettivi comuni in base a un partenariato strategico, il primo che Parigi firmava nel 2008 con un paese est-europeo. Tramite la sua visita ufficiale di questa settimana nella capitale francese, il premier Dacian Ciolos ha aggiunto – come dichiarava egli stesso – nuovi tasselli a un fondamento già solido, espresso, tra l’altro, tramite una collaborazione molto stretta politica ed economica, segnata dalla consistente presenza in Romania di grandi gruppi industriali in settori quali la costruzione di auto, aeronautica o servizi pubblici.
Su questo fondamento si asupica l’intensificazione delle relazioni bilaterali. Siccome la Romania è uno dei paesi europei con la maggior crescita economica, il premier Ciolos ha detto che per le PMI francesi esiste un buon potenziale di investimenti nel campo agroalimentare o energetico, ma anche nei settori di punto, trattandosi in questo caso della costruzione, nei pressi di Bucarest, del primo laser di grande potenza in Europa e il secondo nel mondo.
Su piano europeo, nel contesto della crisi migratoria, la Romania, che ha nella sua responsabilità una delle maggiori frontiere esterne dell’Unione, appoggia i progetti per il consolidamento del controllo ai confini. Bucarest – ha precisato il premier Ciolos – spera che questo contribuito le sia riconosciuto e, aggiungendosi ai criteri tecnici già riuniti, porti all’adesione della Romania allo spazio Schengen con l’apertura, almeno in una prima tappa, delle comunicazioni aeree.
Anche la politica di vicinato, soprattutto nella zona orientale, si è trovata sull’agenda dei colloqui di Parigi del premier Dacian Ciolos. Questi ha espresso la speranza che gli iter della coppia franco-tedesca per normalizzare la situazione nell’Ucraina confinante con la Romania siano fruttuosi nell’interesse generale dell’Uniine Europea e della stabilizzazione della situazione in questa parte dell’Europa.
Poi, Bucarest conta sul sostegno di Parigi nell’appoggiare il percorso europeo della Moldova a maggioranza romenofona e attaccata ai valori europei, alle riforme e allo sviluppo economico. Da menzionare, infine, che nel corso della visita a Parigi del premier Dacian Ciolos sono stati previsti anche incontri con i presidenti delle due camere del Parlamento francese, con imprenditori francesi e con romeni che vivono in questo paese.