Fondi europei per la Romania
Criticata costantemente negli ultimi anni per la mancanza di risultati nell’attirare fondi europei, la Romania è riuscita a evitare nel 2015 il disimpegno di un miliardo di euro disponibile tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e quello di Coesione.
Corina Cristea, 15.01.2016, 10:14
Criticata costantemente negli ultimi anni per la mancanza di risultati nell’attirare fondi europei, la Romania è riuscita a evitare nel 2015 il disimpegno di un miliardo di euro disponibile tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e quello di Coesione.
E’ stato evitato quello che viene chiamato spesso disimpegno di fondi, ha spiegato a Radio Romania il commissario per la politica regionale, Corina Cretu, cioè sono state individuate e convenute delle procedure tramite cui le attività già adempiute in vari progetti finanziati dai fondi stanziati alla Romania sono riconosciute e le somme rimborsate.
Sono stati creati oltre 8.100 nuovi posti di lavoro, e più di 1.250 PMI hanno beneficiato di grant diretti. Inoltre, sono notevolmente migliorate l’infrastruttura di trasporto e l’accessibilità, tramite la costruzione di 124 km di autostrada e la riabilitazione di oltre 900 km di strade nazionali. I soldi europei sono stati impiegati per la modernizzazione di 400 ospedali, scuole e altre infrastrutture sociali, nonchè per assicurare servizi a standard europei in questi campi.
Credo sia il merito delle autorità romene per quello che è stato fatto. Praticamente, per quanto riguarda il Fondo di Sviluppo Regionale, la Romania ha evitato qualsiasi disimpegno di fondi per il 2015. Certo, esiste una somma abbastanza grande ancora a rischio, ma per l’intero periodo 2007-2013. Sapremo sicuramente quali somme saranno perse dopo un’analisi di tutte le spese che faremo, dopo che le autorità romene inoltreranno fatture e, certamente, in seguito all’analisi delle correzioni fatte dalle autorità di audit, ha spiegato Corina Cretu.
L’implementazione dei progetti dell’esercizio 2007-2013, il primo sperimentato dalla Romania come nuovo stato membro dell’UE, ha avuto un inizio debole, ma i progressi sono stati visibili nella seconda parte del periodo, ha aggiunto Corina Cretu, incontrando mercoledì a Bruxelles il ministro romeno incaricato a gestire i fondi europei, Aura Raducu. Il commissario europeo ha raccomandato alle autorità romene di concedere una maggiore attenzione all’esercizio 2014-2020 e ai meccanismi efficaci di monitoraggio.
Dal punto di vista della Commissione Europea, è molto importante che, con la conclusione dei progetti relativi al periodo 2007-2013, sia iniziato in ritmo accelerato l’esercizio 2014-2020, per il quale alla Romania sono stanziati oltre 20 miliardi di euro, una somma importante, ha aggiunto Corina Cretu.
Il commissario ritiene molto importante la nomina delle autorità di gestione e certificazione per il nuovo esercizio. Corina Cretu ha ricordato che, insieme alla Direzione Generale Politiche Regionali (DG Regio), ha lanciato quattro progetti pilota per le regioni meno sviluppate, di cui due si trovano in Romania.