Il presidente nel Parlamento – un anno di mandato
Lo scorso anno, il 16 novembre, Klaus Iohannis vinceva le elezioni presidenziali. Il 21 dicembre, Iohannis assumeva ufficialmente il mandato dal suo predecessore Traian Basescu, diventando il nuovo capo dello stato romeno. La sua scelta di tenere, mercoledi, un discorso, davanti al Parlamento non è stata intesa come un bilancio ad un anno dallassunzione del mandato. Bensi – come dichiarava Klaus Iohannis – come un gesto di normalità democratica. Cosa si è fatto durante il 2015? Cosa si intende fare nel 2016? “Ho desiderato che lanno che sta per concludersi sia uno del ripristino della normalità allinterno e allesterno tramite la trasformazione dellidea di consultazione da una svuota di senso in una reale, con effetti concreti” – ha detto il capo dello stato, il quale ha mostrato che, in breve tempo, in Romania è diventata una cosa normale che al tavolo dei dibattiti si sieda il presidente, i partiti e i rappresentanti della società civile.
Roxana Vasile, 16.12.2015, 15:42
Lo scorso anno, il 16 novembre, Klaus Iohannis vinceva le elezioni presidenziali. Il 21 dicembre, Iohannis assumeva ufficialmente il mandato dal suo predecessore Traian Basescu, diventando il nuovo capo dello stato romeno. La sua scelta di tenere, mercoledi, un discorso, davanti al Parlamento non è stata intesa come un bilancio ad un anno dallassunzione del mandato. Bensi – come dichiarava Klaus Iohannis – come un gesto di normalità democratica. Cosa si è fatto durante il 2015? Cosa si intende fare nel 2016? “Ho desiderato che lanno che sta per concludersi sia uno del ripristino della normalità allinterno e allesterno tramite la trasformazione dellidea di consultazione da una svuota di senso in una reale, con effetti concreti” – ha detto il capo dello stato, il quale ha mostrato che, in breve tempo, in Romania è diventata una cosa normale che al tavolo dei dibattiti si sieda il presidente, i partiti e i rappresentanti della società civile.
Poi, il 2015 ha dimostrato che lattuale classe politica può raggiungere un ampio accordo su argomenti che riguardano il Paese, un esempio in questo senso essendo la decisione condivisa allunanimità sulla crescita al 2% del Pil degli stanziamenti per la Difesa nel 2017. In ugual misura, la promessa di avere una legge sul voto per corrispondenza è stata rispettata. Su piano esterno, il ripristino della normalità ha significato, nella visione del presidente Iohannis – il ripristino del prestigio della Romania e il rafforzamento dei suoi partenariati strategici. Ci sono stati alcuni obiettivi chiari: il consolidamento e lestensione del partenariato con gli Usa, il rafforzamento dei partenariati strategici con stati membri dellUe come la Francia, la Polonia, la Gran Bretagna, ma anche la Turchia, e il consolidamento dei rapporti con Paesi dellimmediata vicinanza.
Per il 2016, la grande posta in gioco – afferma il capo dello stato romeno – è la ricostruzione della fiducia nella politica e nella sua capacità di stabilire la direzione desiderata. Riccorrono 26 anni da quando i romeni si sono sollevati contro il regime comunista. Attualmente, il miglior modo per onorare il sacrificio di coloro che persero la vita a nome della libertà e della democrazia è quello di fare un altro tipo di politica. Perciò, il presidente Klaus Iohannis ha proposto come tema del 2016 la ricostruzione della classe politica.
La difficoltà di questa missione è a carico dei partiti, essendo necessario un rinnovamento in materia di idee, pratiche e persone. Il presidente Klaus Iohannis desidera, allo stesso tempo, un governo responsabile, ma anche una crescita economica di cui non si parli in termini statistici, bensi che si rifletta nel tenore di vita quotidiano di ciascun romeno. È lora del cambiamento – ha concluso il capo dello stato romeno – che ha esortato lintera classe politica a rispondere alle attese della società. (traduzione di Adina Vasile)