Il premier britannico a Bucarest
Partner nellUe e nella Nato, la Gran Bretagna e la Romania sono anche ottimi partner daffari, linterscambio commerciale ammontando, lanno scorso, ad un livello record, di 3,5 miliardi di euro. Lo ha sottolineato, ieri, a Bucarest, il premier britannico, David Cameron. Assieme alla Polonia e alla Bulgaria, la Romania è stata una delle tappe del suo tour diplomatico per Paesi dellEuropa centro-orientale, nel contesto dei negoziati sulla riconfigurazione dei rapporti tra Londra e Bruxelles, e nel contesto in cui la Gran Bretagna sta preparando un referendum sulluscita dallUe. Cameron ha ribadito che Londra vuole una riforma dellUnione, cosicchè sia in armonia con gli interessi britannici, soprattutto nella questione della libera circolazione delle persone, in generale, e della circolazione della forzalavoro, in particolar modo.
Bogdan Matei, 10.12.2015, 16:15
Partner nellUe e nella Nato, la Gran Bretagna e la Romania sono anche ottimi partner daffari, linterscambio commerciale ammontando, lanno scorso, ad un livello record, di 3,5 miliardi di euro. Lo ha sottolineato, ieri, a Bucarest, il premier britannico, David Cameron. Assieme alla Polonia e alla Bulgaria, la Romania è stata una delle tappe del suo tour diplomatico per Paesi dellEuropa centro-orientale, nel contesto dei negoziati sulla riconfigurazione dei rapporti tra Londra e Bruxelles, e nel contesto in cui la Gran Bretagna sta preparando un referendum sulluscita dallUe. Cameron ha ribadito che Londra vuole una riforma dellUnione, cosicchè sia in armonia con gli interessi britannici, soprattutto nella questione della libera circolazione delle persone, in generale, e della circolazione della forzalavoro, in particolar modo.
“Sostengo il principio della libera circolazione. È un principio basilare. Anche i romeni, come altri europei, recano un contributo valoroso in Gran Bretagan, in moltissimi campi – finanze, scienza, medicina. Ma non abbiamo mai creduto che questa libertà di movimento avrebbe portato tante persone e dobbiamo risolvere tutta questa pressione che viene esercitata sulle scuole, sugli ospedali, sui servizi pubblici in generale. La migrazione netta verso Gran Bretagna arriva a 300 mila persone allanno e non è sostenibile, quindi dobbiamo necessariamente trovare modalità per risolvere questa situazione”, ha detto Cameron.
Come anche la Polonia, la Romania esclude qualsiasi limitazione alla libera circolazione, ritenuta principio fondamentale dellUe. La maggior parte dei cittadini romeni in Gran Bretagna sono molto ben integrati e contribuiscono, attraverso le tasse e imposte che pagano, alleconomia di questo Paese. Lo ha sottolineato il presidente romeno Klaus Iohannis durante i colloqui con il premier britannico.
“Le proposte fatte dalla Gran Bretagna possono essere sostenute dalla Romania, eccezion fatta per la questione relativa ai diritti dei lavoratori nellUe. Qui ho insistito sulla necessità di trovare soluzioni che non contravvengano ai diritti già stipulati nella legislazione europea, soprattutto per quanto riguarda i diritti sociali, dato che, nella loro maggior parte, almeno i romeni che lavorano in Gran Bretagna ci vanno per lavorare e quindi pagano inclusivamente tasse e io credo che nel futuro potranno essere trovate delle soluzioni che tengano conto di queste preoccupazioni della Romania”, ha detto, dal canto suo, il premier romeno, Dacian Ciolos.
Il consolidamento della cooperazione tra la Romania e la Gran Bretagna in campo economico e della sicurezza hanno rappresentato, assieme alla riforma dei meccanismi comunitari, altri temi dei colloqui tra il premier britannico David Cameron e le autorità romene. (traduzione di Adina Vasile)