L’anticorruzione in Romania
A Bucarest si è svolta lunedì la quarta riunione della Task Force per l’implementazione della Dichiarazione congiunta sul Partenariato strategico per il XXI secolo tra la Romania e gli USA. I lavori sono stati copresieduti dal segretario di stato agli affari strategici nel MAE romeno, Daniel Ionita, e il viceassistente per gli affari europei ed euroasiatici del segretario di stato americano, Hoyt Yee.
Valentin Țigău, 24.11.2015, 12:43
Un comunicato della diplomazia romena rileva che i partecipanti hanno discusso gli obiettivi, le priorità e le linee di azione della cooperazione bilaterale per il successivo periodo. Hoyt Yee ha ricordato il contesto del 135esimo anniversario dell’allacciamento delle relazioni diplomatiche tra la Romania e gli USA, e ha indicato che lo sviluppo del Partenariato Strategico va guardato sullo sfondo dei rischi regionali di sicurezza.
Alla sessione plenaria sono seguite consultazioni nell’ambito delle quali l’ospite americano ha messo in risalto i risultati importanti della lotta alla corruzione, valutando che la Romania è diventata un modello nella regione in questo campo. Il segretario di stato Daniel Ionita ha precisato che la lotta alla corruzione è un obiettivo importante, assunto al massimo livello in Romania e che genera risultati positivi per la vita e il benessere dei cittadini romeni.
In un’intervista a Radio Romania, Hoyt Yee ha spiegato che Washington insiste sulla strada dello sradicamento della corruzione e sul rispetto dello stato di diritto in quanto desidera che la Romania e tutti gli alleati degli Stati Uniti abbiano la capacità di essere partner efficaci in affari, commercio o nel campo della sicurezza militare e degli impegni della NATO.
Una simile cosa, ha detto Hoyt, è possibile solo se esiste stato di diritto, se si agisce in maniera efficace contro la corruzione e la criminalità organizzata e se i cittadini e le compagnie sanno, in Romania, che allorquando sono messi davanti a un atto o a una proposta di corruzione, la possono denunciare, ed essa sarà trattata come si deve, ai sensi della legge e della Costituzione del Paese.
Il diplomatico americano ha aggiunto che gli USA sanno, dall’esperienza, che nella regione in cui si trova la Romania, la corruzione non è solo una vulnerabilità economica, ma anche una politica. I Paesi vulnerabili alla corruzione e che non la contrastano in maniera efficace sono vulnerabili, allo stesso tempo, a forze negative dall’esterno. Governi stranieri o la criminalità organizzata possono fare pressioni sui Paesi che non sono capaci di lottare contro la corruzione, ha aggiunto il responsabile americano.
Hoyt Yee ha richiamato l’attenzione che questo fatto lede le decisioni politiche dei rispettivi Paesi, decisioni necessarie per la Romania o per qualsiasi altro alleato della NATO.