Lo stato dei feriti nell’incendio nel club Colectiv
Il bilancio dei morti in seguito allincendio di fine ottobre, nel club Colectiv di Bucarest, sale da un giorno allaltro. Il numero dei feriti negli ospedali di Bucarest è sceso a circa 70, di cui 20 ancora in condizioni gravi e critiche. 30 persone sono state trasportate, inclusivamente con un aereo della Nato, per essere curati in ospedali dIsraele, Belgio, Austria, Olanda, Gran Bretagna o Norvegia. Il manager dellOspedale Universitario di Bucarest, Cătălin Cârstoiu, ha spiegato che lunità che dirige non poteva assicurare il trattamento dei feriti dopo il superamento della fase acuta e che la decisione di trasferimento allestero è stata corretta.
Roxana Vasile, 10.11.2015, 16:14
Il bilancio dei morti in seguito allincendio di fine ottobre, nel club Colectiv di Bucarest, sale da un giorno allaltro. Il numero dei feriti negli ospedali di Bucarest è sceso a circa 70, di cui 20 ancora in condizioni gravi e critiche. 30 persone sono state trasportate, inclusivamente con un aereo della Nato, per essere curati in ospedali dIsraele, Belgio, Austria, Olanda, Gran Bretagna o Norvegia. Il manager dellOspedale Universitario di Bucarest, Cătălin Cârstoiu, ha spiegato che lunità che dirige non poteva assicurare il trattamento dei feriti dopo il superamento della fase acuta e che la decisione di trasferimento allestero è stata corretta.
“Noi non possiamo sostenere questi pazienti nella fase post-acuta, quindi la fase che comincia dora in poi. Perciò, credo che è stata una decisione assolutamente corretta ed è stata presa allorquando questi pazienti sono potuti essere spostati. Pensate che un unico simile trasferimento – verso la sala operatoria e poi dalla sala operatoria – può generare complicanze”, ha spiegato Cârstoiu.
Medici dalla Germania e dalla Francia valutano, a Bucarest, i pazienti negli ospedali romeni e decidono leventuale trasferimento in altri ospedali europei. Il medico romeno Ciprian Isacu, stabilitosi in Francia, capo del Reparto Grandi Ustioni dellOspedale Unversitario di Bordeaux, ha valutato che il personale sanitario romeno ha agito prontamente e correttamente. Nella sua opinione, la qualità dellintervento è stata alla pari di quella in Francia, Belgio o Gran Bretagna.
“A mia sorpresa, non solo non bisogna impartire lezioni al personale medico romeno, ma mi chiedo cosa avremo fatto noi – io rappresento un centro, forse il maggiore in Francia, ma sicuramente nel sud-ovest della Francia, davanti ad una tragedia di questa portata? È stato fatto un lavoro di qualità. Dal punto di vista tecnico, sono di ottimo livello; dal punto di vista umano, niente da rimproverare. Lustione rappresenta una patologia molto complicata, forse la più difficile e la più costosa. Un giorno di rianimazione allestero costa oltre 8.500 euro. Quindi, si è agito a regola darte”, ha sottolineato Ciprian Isacu.
Tutte le persone decedute proprio nella sera della tragedia avevano nel sangue monossido di carbonio e acido cianidrico in dosi tossiche, e in una parte delle vittime, cui sono ceduti i sistemi respiratorio, cardiaco e renale, le concentrazioni erano oltre i valori letali. Lo rilevano le analisi effettuate dallIstituto Nazionale di Medicina Legale di Bucarest. Siccome, purtroppo, gli effetti tossici di queste sostanze si possono manifestare non solo subito, ma anche nel tempo, a coloro che sono riusciti a salvarsi dallincendio è stato consigliato di farsi vedere di nuovo da un medico. (traduzione di Adina Vasile)