L’ambiente d’affari in Romania
La Banca Mondiale piazza la Romania la 37/o posto su 189 Paesi nella graduatoria Doing Business 2016. Anche se il punteggio generale registrato dalla Romania quest’anno è dello 0,19% superiore a quello del 2015, il Paese si riconferma allo stesso posto nella graduatoria annua della Banca Mondiale.
Daniela Budu, 29.10.2015, 12:45
Il rapporto dell’istituzione finanziaria internazionale analizza le economie dei rispettivi Paesi in base a criteri riguardanti l’avvio di un affare, l’accesso ai crediti, ma anche alla rete di elettricità o le transazioni transfrontaliere. La graduatoria non copre, però, settori quali la sicurezza, la stabilità macroeconomica o la corruzione.
La Romania ha superato stati quali la Bulgaria, la Croazia, l’Ungheria, l’Italia, la Turchia e la Grecia. Singapore, Nuova Zelanda e Danimarca hanno il più amichevole clima d’affari. Per quanto riguarda l’avvio di un affare, la Romania si piazza al 45/o posto, di otto posizioni inferiore rispetto al 2014, nelle condizioni in cui, per mettere sù un’impresa, servono più di una settimana e 5 procedure da adempiere.
La Banca Mondiale valuta, tra l’altro, il modo in cui le normative nel settore aiutano o ledono le piccole e medie imprese, dal pagamento delle tasse alla registrazione della proprietà e il commercio transfrontaliero. Il rapporto rileva, inoltre, che la Romania ha introdotto l’obbligatorietà del Registro elettronico per gare d’appalto e per migliorare i provvedimenti riguardanti il rispetto dei contratti durante l’insolvenza.
L’istituzione nota, inoltre, che Bucarest ha abbassato la tassazione del lavoro e dei contributi obbligatori. Da ottobre 2014, la Romania ha ridotto i contributi dei datori di lavoro dal 20,8% al 15,8.
La Romania ha registrato performance particolari in materia di crescita economica e consolidamento fiscale, nota Ismail Radwan, specialista nel management del settore pubblico presso la Banca Mondiale, aggiungendo che il Paese ha compiuto dei progressi nel clima d’affari, che è diventato molto più attraente. Però ancora non bastano.
Ritengo ci siano tre cose da fare per migliorare l’ambiente imprenditoriale. Il primo sarebbe quello di migliorare il clima d’affari, il secondo – sviluppare l’infrastruttura, e il terzo – una buona governance. La Romania ha già un ambiente d’affari favorevole, ha dichiarato Ismail Radwan al vertice degli investitori stranieri svoltosi a Bucarest.
L’esperto ha valutato, inoltre, che la tecnologia computerizzata si è evoluta in Romania, e il turismo, l’agricoltura e l’edilizia hanno potenziale per svilupparsi ancora di più.