Commemorazione della Shoah in Romania
La Romania è oggi un Paese che ha compiuto progressi molto importanti per riconoscere e assumere la Shoah. Lo ha dichiarato a Bucarest il presidente Klaus Iohannis, in occasione della Giornata Nazionale per la commemorazione delle vittime della Shoah.
România Internațional, 08.10.2015, 12:54
La Romania è oggi un Paese che ha compiuto progressi molto importanti per riconoscere e assumere la Shoah. Lo ha dichiarato a Bucarest il presidente Klaus Iohannis, in occasione della Giornata Nazionale per la commemorazione delle vittime della Shoah.
Il processo è stato difficile, però abbiamo dimostrato di esserci assunti pienamente la lezione del passato, abbiamo scelto di stare vigili, prevenire e combattere qualsiasi forma incipiente di odio, discriminazione e insulto alla memoria delle vittime tramite negazione o minimizzazione del genocidio ebraico, ha aggiunto il capo dello stato.
In visita ufficiale in questi giorni a Bucarest, il presidente del Parlamento israeliano, Yuli-Yoel Edelstein, si è pronunciato per tolleranza, in un discorso tenuto mercoledì al Legislativo romeno, e ha valutato che i romeni devono imparare dalle lezioni del passato e assicurarsi che esse non si ripeteranno mai più.
Purtroppo, attualmente, l’Europa dimentica queste cose, l’antisemitismo è in crescita, e gli ebrei del continente sono sempre più inquieti, ha sottolineato il presidente del Parlamento israeliano.
Nell’Europa del 2015, che pretende di essere una collezione di Paesi illuminati, non posso capire come mai viene permessa la continuazione di questa situazione. L’ambivalenza davanti al pregiudizio ci porterà su una pista scivolosa verso una maggiore violenza, maggior odio e verso più cose cattive, ha detto Yuli-Yoel Edelstein.
Il presidente del Parlamento israeliano si è detto orgoglioso che la Romania è stata un alleato così forte dello stato d’Israele nella lotta globale contro l’antisemitismo.
A sua volta, il presidente della Camera dei deputati di Bucarest, Valeriu Zgonea, ha fatto riferimento ai passi importanti compiuti dalla Romania per combattere l’antisemistismo.
La Romania è stata il primo Paese del sud-est europeo ad aver votato una legislazione antidiscriminazione. Possiamo dire oggi con responsabilità che la Romania è un modello regionale ed europeo in materia di protezione delle minoranze, un Paese che incoraggia la diversità e la tolleranza, che combatte in maniera efficace contro il razzismo, la xenofobia, l’antisemitismo e l’intolleranza, ha detto Valeriu Zgonea.
Il 9 ottobre è la Giornata della commemorazione delle vittime della Shoah in Romania, istituita per legge nel 2004. Ignorato sistematicamente sotto la dittatura comunista, la Shoah è stata riconosciuta dalle autorità di Bucarest appena 11 anni fa, in base alle conclusioni di una commissone speciale incaricata a studiare le deportazioni durante la seconda Guerra mondiale, presieduta dal Nobel per la pace, Ellie Wiesel.
Per la Romania, il 9 ottobre 1941 riveste un significato particolare, perchè in quel giorno l’allora regime del maresciallo Ion Antonescu, alleato della Germania nazista, ha avviato le deportazioni degli ebrei dell’est della Romania nei territori sovietici occupati, che hanno provocato, secondo le statistiche, oltre 250.000 morti.