È calato il sipario sul festival “George Enescu”
Roxana Vasile, 21.09.2015, 17:29
«Sarei
felice di sapere che abbiamo tutti fatto il nostro dovere nei confronti della
memoria di George Enescu, dei suoi ammiratori, degli appassionati, della nostra
coscienza. La musica e la cultura sono destinate a unirci perchè ci fanno
tornare all’essenza dell’umanità, ci rendono tutti uguali davanti alla bellezza
senza uniformarci. Esse ci ricordano che abbiamo valori comuni e che solo
questi valori ci possono aiutare a passare da un mondo del confronto e degli
interessi ad uno dell’armonia e della solidarietà. Con emozione voglio
ringraziare pubblicamente, di nuovo, per la sua presenza stasera accanto a noi,
il presidente e direttore artistico del festival – il signor Ioan Holender. Ha
messo la sua esperienza alle ultime 7 edizioni al servizio del Festival George
Enescu, che sotto la sua presidenza ha guadagnato ancor più qualità e
prestigio», ha detto il ministro della Cultura romeno, Ionut Vulpescu, al
termine dell’edizione 2015.
L’edizione
2015 è stata l’ultima di cui Ioan Holender è stato presidente. L’edizione del
2017 avrà come presidente onorario il leggendario Zubin Mehta. Il programma
della futura edizione è già ultimato all’80% e sarà aperto con l’
« Edipo » di George Enescu, sotto la bacchetta di Vladimir Jurowski, attualmente direttore principale della London
Philarmonic Orchestra e, da poco tempo, direttore principale della Berlin Radio
Symphony Orchestra. Nel cartellone dell’edizione 2017 del festival si
ritroveranno anche il Teatro alla Scala di Milano, il pianista Lang Lang, il
direttore Valery Gergiev, e Antonio Pappano, che dirigerà la Sinfonia nr. 3 di
George Enescu. Allo stesso tempo, la Filarmonica di Berlino ha deciso, dopo la
presenza per la prima volta all’edizione 2015, di tornare a Bucarest nel 2019. (traduzione di Adina Vasile)