L’istruzione e la sanità, settori prioritari
La Romania ha bisogno di una riforma profonda nel settore dellistruzione, che porti linsegnamento nel XXIesimo secolo. Lo ha dichiarato, ieri, in conferenza stampa, al Palazzo Cotroceni, il presidente romeno Klaus Iohannis. Il capo dello stato ha detto che è “una vergogna nazionale” il fatto che, allinizio dellanno scolastico, quasi 4 mila delle circa 20 mila istituzioni di insegnamento romene non abbiano lautorizzazione di funzionamento, la grande maggioranza perchè sia prive di acqua corrente, sia non collegate alla rete fognaria. Iohannis ha mostrato che linsegnamento romeno si confronta anche con molti altri problemi, dalla logistica fino alla mancanza dei libri di testo, ai divari tra le zone rurali e quelle urbane e al mancato inserimento dei laureati sul mercato del lavoro.
România Internațional, 15.09.2015, 13:23
La Romania ha bisogno di una riforma profonda nel settore dellistruzione, che porti linsegnamento nel XXIesimo secolo. Lo ha dichiarato, ieri, in conferenza stampa, al Palazzo Cotroceni, il presidente romeno Klaus Iohannis. Il capo dello stato ha detto che è “una vergogna nazionale” il fatto che, allinizio dellanno scolastico, quasi 4 mila delle circa 20 mila istituzioni di insegnamento romene non abbiano lautorizzazione di funzionamento, la grande maggioranza perchè sia prive di acqua corrente, sia non collegate alla rete fognaria. Iohannis ha mostrato che linsegnamento romeno si confronta anche con molti altri problemi, dalla logistica fino alla mancanza dei libri di testo, ai divari tra le zone rurali e quelle urbane e al mancato inserimento dei laureati sul mercato del lavoro.
Klaus Iohannis ha ricordato che riforme nellistruzione sono state attuate quasi ogni anno, ma i problemi sono rimasti, in gran parte, gli stessi. Per questa ragione, il capo dello stato ha proposto lavvio, attraverso unampia consultazione pubblica, che durerà almeno 2 anni, di una riforma dellinsegnamento. Il presidente ha invitato tutti quelli interessati, la società civile, i sindacati, le istituzioni centrali e provinciali che si occupano delle scuole, le università, tutti coloro che hanno informazioni, che hanno unopinione su come dovrebbe essere la scuola romena, a partecipare a questa consultazione, che porti ad unampia riforma del sistema dinsegnamento romeno, visto che la situazione è, secondo Iohannis, “adirittura tragica”. Il capo dello stato ha lanciato una sfida allEsecutivo.
“Lancio una sfida al governo. Credo sia possibile avere un piano triennale che porti alla soluzione della questione, credo sia possibile che entro lautunno del 2018, quando celebreremo il centenario della Romania moderna, abbiamo una Romania moderna anche nelle scuole”, ha detto il presidente.
Dal canto suo, il premier romeno Victor Ponta ha dato assciurazioni che leducazione è la sanità resteranno settori prioritari del Governo.
“Anche nel futuro, la sanità e leducazione saranno i settori in cui investiremo tutti i soldi che abbiamo, sia per quanto riguarda la salarizzazione, che per quanto riguarda le condizioni create”, ha detto Ponta.
Il premier ha annunciato che discuterà nei prossimi giorni con i ministri dellIstruzione, delle Finanze e del Lavoro del posto degli insegnanti nella legge sulla salarizzazione nel settore pubblico.
Il ministro dellIstruzione, Sorin Cîmpeanu, ritiene che il nuovo anno scolastico sia iniziato bene, che alcuni problemi siano stati risolti, ma ci sono molto altri da risolvere, soprattutto nellinfrastruttura scolastica, con i libri di testo e la revisione dei curricula. È un processo che va applicato con molta coerenza e costanza, ha detto Cîmpeanu. Il ministro ha precisato che il sistema dellinsegnamento non è un sistema che possa essere fermato e che i cambiamenti vanno realizzati strada facendo e devono venire incontro alle aspettative della società. (traduzione di Adina Vasile)