Un nuovo presidente del PSD
Fino al congresso di novembre, i socialdemocratici hanno un nuovo leader, dopo che, per dimostrare l’innocenza davanti alla giustizia, Victor Ponta si è dimesso dalla carica ricoperta nel partito da oltre cinque anni. Il premier è sotto inchiesta penale in un fascicolo su sospetti di falsità in documenti, complicità in evasione fiscale e riciclaggio di denaro, fatto che avrebbe commesso in veste di avvocato e che riguardano un dossier in cui accusato principale è il suo collega di partito, il senatore Dan Sova, ex ministro dei trasporti nell’esecutivo Ponta.
Corina Cristea, 23.07.2015, 11:06
Riunitisi mercoledì a Bucarest, i membri del Comitato Esecutivo Nazionale della principale formazione al governo, hanno deciso che Liviu Dragnea è il più adeguato per assumere l’interim nei prossimi mesi. La sua controccandidata, Rovana Plumb, rimarrà presidente del Consiglio Nazionale del PSD e membro nell’attuale governo. Da leader della formazione, Liviu Dragnea ha assicurato che il partito è unito e, insieme ai partner al governo – l’UNPR diretto da Gabriel Oprea e la neocreata ALDE – continuerà ad appoggiare l’esecutivo.
Ho avuto una discussione al telefono con Gabriel Oprea, che appoggia la formula votata nel Comitato Esecutivo Nazionale, e lo assicuro del nostro desiderio di collaborazione onesta. Ai colleghi dell’ALDE trasmettiamo altrettanto che il Partito socialdemocratico è rimasto lo stesso partner corretto e leale, e credo che insieme possiamo assicurare un governo per questo paese, che mantenga lo sviluppo economico avvenuto finora, ha dichiarato Liviu Dragnea.
L’elezione di Liviu Dragnea nella carica di presidente interinale del PSD porta un più di stabilità nel partito, considera Gabriel Oprea, ribadendo in un comunicato il sostegno al premier Victor Ponta, ma anche al presidente romeno, Klaus Iohannis, in tutti i progetti riguardanti la sicurezza nazionale. A sua volta, il copresidente dell’ALDE, Daniel Constantin, dice che il partenariato della sua formazione con il PSD va avanti.
Dall’opposizione, la copresidente PNL, Alina Gorghiu, crede, però, che, nonostante le dichiarazioni, il PSD è macinato da conflitti interni. Non credo che gli schieramenti si concilieranno troppo presto. Tutti sono concentrati in questa lotta per la supremazia all’interno del partito, la governance diventando purtroppo un problema marginale. Le liti e la divisione ispirano insicurezza, e noi vogliamo essere un’alternativa al governo anche attraverso l’unità di questa costruzione, ha detto la copresidente del PNL. Alina Gorghiu crede che la situazione nel PSD lederà l’atto governativo e ha chiesto, di conseguenza, il cambiamento del premier.