Comando Nato in Romania
Da almeno un anno, nelle più importanti cancellerie del mondo si parla di nuove sfide di sicurezza sul fianco orientale della Nato. Le sanzioni imposte dallUe a Mosca, sebbene abbiano provocato delle serie difficoltà alleconomia russa, non hanno influito in alcun modo sullatteggiamento del presidente Vladimir Putin, veementemente criticato per lannessione della Penisola di Crimea e accusato di inviare armie e soldati nellest dellUcraina, alle prese con un conflitto che ha provocato migliaia di morti. Inoltre, il leader del Cremlino ha annunciato questa settimana lintento di aumentare larsenale nucleare della Russia di 40 nuovi razzi balistici intercontinentali, in risposta alle azioni o agli intenti militari degli Usa nellEuropa Orientale, compresa la Romania.
Roxana Vasile, 18.06.2015, 17:39
Da almeno un anno, nelle più importanti cancellerie del mondo si parla di nuove sfide di sicurezza sul fianco orientale della Nato. Le sanzioni imposte dallUe a Mosca, sebbene abbiano provocato delle serie difficoltà alleconomia russa, non hanno influito in alcun modo sullatteggiamento del presidente Vladimir Putin, veementemente criticato per lannessione della Penisola di Crimea e accusato di inviare armie e soldati nellest dellUcraina, alle prese con un conflitto che ha provocato migliaia di morti. Inoltre, il leader del Cremlino ha annunciato questa settimana lintento di aumentare larsenale nucleare della Russia di 40 nuovi razzi balistici intercontinentali, in risposta alle azioni o agli intenti militari degli Usa nellEuropa Orientale, compresa la Romania.
Per dimostrare il suo potere militare, Mosca ha intensificato le esercitazioni militari di ampia portata, cosa fatta anche dagli alleati Nato. Da ieri, nel contesto dello svolgimento nella provincia di Brasov (nel centro della Romania) di unampia esercitazione cui partecipano oltre 1000 militari da 25 Paesi Nato, per la prima volta strutture del Comando Alleato di Napoli sono state dislocate in Romania. E, sempre per la prima volta, il comando e il controllo della Forza di Risposta Nato sono stati trasferiti in una location temporanea.
Nel frattempo, a Bucarest, il Parlamento si prepara ad esaminare e votare, nella plenaria, la Strategia Nazionale di Difesa per il periodo 2015-2019, dopo che, in precedenza, questa aveva ricevuto il via libera del Consiglio Supremo di Difesa. Allo stesso tempo, le Commissioni Difesa del Senato e della Camera dei Deputati hanno adottato, allunanimità, un rapporto congiunto favorevole. Una Strategia efficiente – affermano le autorità – deve partire dal rafforzamento dei processi democratici e di quelli nel campo della sicurezza a livello nazionale e continuare con il rispetto degli impegni strategici assunti nellambito della Nato e dellUe. Perciò, rispetto al simile documento del 2010, una delle principali novità dellattuale Strategia è il concetto di sicurezza estesa.
Tra i suoi obiettivi si annoverano un buon funzionamento della giustizia e lassicurazione dellordine di diritto, lefficienza dei sistemi nazionali di prevenzione e gestione delle situazioni di crisi, il consolidamento della sicurezza delle infrastrutture energetiche di trasporto e cibernetiche. La strategia riguarda anche lassicurazione di un ambiente economico performante, della stabilità finanziaria e del bilancio di stato e lo sviluppo dei sistemi pubblici sanitari, educativi e di previdenza sociale. Su piano esterno, la Romania desidera consolidare la sua presenza nella Nato e nellUe e il Partenariato Strategico con gli Usa. E mira ad assicurare la sicurezza nella regione del Mar Nero e ad approfondire la cooperazione con gli stati confinanti e con quelli sul fianco orientale della Nato.
(traduzione di Adina Vasile)