Strategie liberali
România Internațional, 25.05.2015, 12:26
Il 24 maggio 2015, i liberali hanno
celebrato il 140esimo anniversario della fondazione del primo partito politico
di Romania. Al nome e alla storia del PNL sono legati i più importanti eventi
della storia moderna della Romania: l’insediamento della monarchia
costituzionale, la conquista dell’indipendenza di stato, l’elevazione della
Romania a rango di regno, la Grande Unione avvenuta in seguito alla Grande
Guerra, l’adozione della Costituzione del 1923 e il rilancio economico dopo la crisi
del 1929-1933.
In tutto questo periodo, il liberalismo è
diventato il fondamento ideologico sul quale è stata costruita la Romania
moderna. Dopo l’insediamento del regime comunista e la proclamazione della
Repubblica, il 30 dicembre 1947, l’attività politica del PNL è stata
interrotta, e una parte dei suoi leader incarcerati, morendo nelle prigioni
comuniste, mentre altri sono stati costretti a imboccare la strada dell’esilio.
Dopo la caduta del regime comunista, a dicembre 1989, il più vecchio partito di
Romania ha ripreso l’attività politica, su iniziativa di 12 vecchi membri del
PNL, a gennaio 1990. Nei successivi 25 anni, il PNL ha avuto una storia
tormentata.
Il 24 maggio 2015, proprio nel giorno in cui
ricorrevano 140 anni dalla fondazione del PNL, attualmente il principale
partito all’opposizione, la co-presidente del partito, Alina Gorghiu,
dichiarava che il nuovo, ma anche il vecchio Partito Nazionale Liberale è una
forza nella politica romena e sarà il più forte partito di Romania per molti
anni d’ora in avanti.
Nello stesso giorno, il Consiglio Nazionale del
PNL ha adottato il programma di governo, intitolato La Ricostruzione
Nazionale, che ha come obiettivo l’applicazione dei principi e degli obiettivi
della piattaforma la Romania della cosa ben fatta, di cui i liberali dicono
che è stata votata dai cittadini romeni con l’elezione del presidente Klaus
Iohannis, ex presidente del PNL, a novembre 2014. Il programma mette al primo
piano l’educazione, la sanità, la cultura e il rilancio dei motori economici.
I liberali propongono, tra l’altro, lo
stanziamento, a partire dal 2016, del 6% del PIL all’educazione e alla sanità,
la generalizzazione della flat tax del 16% per tutti i tipi di tasse e imposte,
la revisione del sistema di imposte e tasse introdotte fuori dal Codice fiscale
(le cosiddette tasse parafiscali) e la riduzione del loro numero di almeno il
50% nel corso di tre anni.
Con questo programma, il
PNL vuole attirare futuri partner di governo e smantellare l’attuale coalizione
della maggioranza costruita attorno al PSD. La copresidente del PNL, Alina
Gorghiu, ha dichiarato che saranno avviate consultazioni con gli altri partiti
sulla mozione di sfiducia che i liberali intendono inoltrare il 5 giugno.
Inoltre, il PNL ha adottato anche modifiche allo statuto del partito sui
criteri di integrità. Così, i liberali condannati in primo grado perderanno le
cariche nel partito, mentre quelli condannati in via definitiva saranno
costretti a rinunciare anche alla qualità di membro del PNL.