Il Parlamento e lo stato di diritto
Il presidente del Senato, Calin Popescu-Tariceanu, assieme a quello della Camera dei Deputati, Valeriu Zgonea, hanno avuto, mercoledi’, a Bucarest, una discussione con l’incaricato d’affari Usa, l’ambasciatore della Gran Bretagna, quello dell’Olanda e il vice capo missione presso lAmbasciata della Germania in Romania. L’incontro si è svolto dopo che le missioni diplomatiche hanno avuto diverse prese di posizioni in seguito alle proposte di modifica del Codice Penale e del Codice di Procedura Penale. Sull’agenda dei colloquiç i partenariati strategici che la Romania, da stato membro Ue e Nato, ha con questi Paesi, il clima d’affari romeno, ma anche le modifiche legislative relative alla giustizia. Il presidente del Senato romeno ha parlato ai diplomatici dell’importanza del consolidamento delle istituzioni che possono difendere i diritti e le libertà del cittadino.
Mihai Pelin, 14.05.2015, 14:41
Il presidente del Senato, Calin Popescu-Tariceanu, assieme a quello della Camera dei Deputati, Valeriu Zgonea, hanno avuto, mercoledi’, a Bucarest, una discussione con l’incaricato d’affari Usa, l’ambasciatore della Gran Bretagna, quello dell’Olanda e il vice capo missione presso lAmbasciata della Germania in Romania. L’incontro si è svolto dopo che le missioni diplomatiche hanno avuto diverse prese di posizioni in seguito alle proposte di modifica del Codice Penale e del Codice di Procedura Penale. Sull’agenda dei colloquiç i partenariati strategici che la Romania, da stato membro Ue e Nato, ha con questi Paesi, il clima d’affari romeno, ma anche le modifiche legislative relative alla giustizia. Il presidente del Senato romeno ha parlato ai diplomatici dell’importanza del consolidamento delle istituzioni che possono difendere i diritti e le libertà del cittadino.
“Lo stato di diritto non significa il rafforzamento delle istituzioni repressive dello stato, ma istituzioni forti, capaci di difendere i diritti e le libertà dei cittadini davanti agli abusi che alcuni possono compiere contro i cittadini, in generale”, ha detto Calin Popescu-Tariceanu.
Dal canto suo, l’ambasciatore della Gran Bretagna, Paul Brummell, ha ricordato l’importanza dell’indipendenza del Parlamento nel processo legislativo, ma anche il ruolo che le istituzioni abilitate, tra cui la Direzione Nazionale Anticorruzione, hanno nella lotta alla corruzione. L’ambasciatore britannico ha fatto valutazioni anche sull’importanza delle discussioni sullo stato di diritto nella società romena.
“Certamente, non è il nostro ruolo suggerire una nuova legge: questo è un ruolo per i parlamentari, per i partiti politici, le organizzazioni e il popolo, qui, in Romania, ma vogliamo essere sicuri che le discussioni sullo stato di diritto e il Parlamento riconoscono l’importanza di questa lotta alla corruzione per lo sviluppo della Romania e della prosperità del popolo romeno”, ha detto Brummell.
I colloqui tra gli esponenti romeni e i diplomatici occidentali avvengono dopo che al Parlamento è stato chiesto, ripetutamente, di approvare le richieste dei procuratori di perseguimento penale di certi suoi membri. I parlamentari socialdemocratici che hanno la maggioranza, hanno bocciato, in certi casi, simili domande che riguardavano, specialmente, i loro colleghi di partito. Il caso più clamoroso resta quello dell’ex ministro dei Trasporti, Dan Sova, accusato di concorso in abuso d’ufficio. A fine marzo, la maggioranza dei sentatori presenti in aula hanno votato a favore della richiesta della DNA di via libera alla sua custodia cautelare, ma questa è stata bocciata per mancanza di quorum. Ulteriormente, la Corte Costituzionale ha deciso che la decisione presa dal Senato in questo caso è incostituzionale.
(traduzione di Adina Vasile)