Nuove regole per l’assorbimento dei fondi europei
La Commissione Europea ha adottato lunedì nuove regole volte ad aiutare i Paesi dell’UE con basso assorbimento di fondi europei, tra cui anche la Romania. Il commissario per la politica regionale, la romena Corina Cretu, ha precisato che si tratta di una versione rivista degli orientamenti di ultimazione per i programmi di politica regionale del periodo 2007-2013.
România Internațional, 05.05.2015, 12:17
La Commissione Europea ha adottato lunedì nuove regole volte ad aiutare i Paesi dell’UE con basso assorbimento di fondi europei, tra cui anche la Romania. Il commissario per la politica regionale, la romena Corina Cretu, ha precisato che si tratta di una versione rivista degli orientamenti di ultimazione per i programmi di politica regionale del periodo 2007-2013.
Corina Cretu ha spiegato che le nuove regole sono volte ad aiutare i Paesi con basso assorbimento tramite il gruppo di lavoro che ha istituito subito dopo essere diventata commissaria per la politica regionale. Questo gruppo tiene presente otto stati membri con cui il commissario europeo ha collaborato da vicino in tal senso – Bulgaria, Croazia, R.Ceca, Italia, Romania, Slovacchia, Slovenia e Ungheria – per appoggiarli nell’utilizzare al massimo i fondi comunitari ancora disponibili, attinenti al periodo 2007-2013.
La Romania si annovera tra gli otto stati membri dell’UE con un tasso di assorbimento dei fondi strutturali e di coesione inferiore al 60%. Stando alle cifre pubblicate sul sito del Ministero dei Fondi Europei di Bucarest, attualmente il tasso è del 53,1%. Le nuove regolamentazioni adottate dalla CE sollecitano che i fondi siano spesi per alcuni progetti entro la fine del 2015.
Corina Cretu ha aggiunto che gli orientamenti approvati spiegano in dettaglio i passi da seguire da parte degli stati membri e dalla Commissione, per portare a termine i programmi di politica di coesione per il periodo 2007-2013. Poi, questi stati dovranno inoltrare entro marzo 2017 un rapporto finale in cui menzionare i progetti, passare in rassegna le spese e includere una dichiarazione di ultimazione che attesta la legalità e la conformità di questi ultimi.
Un’altra novità è l’introduzione delle componente del 10% di flessibilità, che consente spese del 10% superiori in un programma per una certa priorità, se vengono compensate da una riduzione equivalente al rispettivo 10% per un’altra priorità nell’ambito dello stesso programma, ha dichiarato il commissario per la politica regionale. Allo stesso tempo, precisa Corina Cretu, sono state adottate procedure semplificate e razionalizzate, che consentono il riscaglionamento di progetti del periodo 2007-2013 in quello successivo 2014-2020.
Così, possono essere ottenuti risultati particolari tramite le regolamentazioni esistenti e con l’aiuto del gruppo di lavoro che fornisce soluzioni specifiche per il paese e a breve termine, per sostenere gli stati membri ad accelerare l’assorbimento dei fondi comunitari. La responsabile di Bruxelles ha precisato che sono già stati notati dei progressi nell’implementazione dei programmi del periodo 2007-2013.