Romania-Italia: il presidente Iohannis a Roma
Da sempre legata alla Romania tramite le comuni radici latine e, dal 2008, da un partenariato strategico, Paese che ospita la più numerosa comunità romena all’estero e Paese di origine di numerosi investitori nell’economia romena, l’Italia riveste un posto speciale sull’agenda diplomatica di Bucarest. A 4 mesi dall’inizio del suo mandato, il presidente romeno, Klaus Iohannis, si è recato a Roma, in una visita ufficiale dedicata ai rapporti bilaterali, ai dossier europei ed internazionali e ai problemi con cui si confrontano i romeni nella Penisola. Il presidente Sergio Mattarella ha dichiarato fermamente che è l’ora che la Romania diventi parte dell’Area Schengen e ha ribadito il suo sostegno e del Governo italiano al raggiungimento di questo obiettivo.
Bogdan Matei, 28.04.2015, 15:12
Da sempre legata alla Romania tramite le comuni radici latine e, dal 2008, da un partenariato strategico, Paese che ospita la più numerosa comunità romena all’estero e Paese di origine di numerosi investitori nell’economia romena, l’Italia riveste un posto speciale sull’agenda diplomatica di Bucarest. A 4 mesi dall’inizio del suo mandato, il presidente romeno, Klaus Iohannis, si è recato a Roma, in una visita ufficiale dedicata ai rapporti bilaterali, ai dossier europei ed internazionali e ai problemi con cui si confrontano i romeni nella Penisola. Il presidente Sergio Mattarella ha dichiarato fermamente che è l’ora che la Romania diventi parte dell’Area Schengen e ha ribadito il suo sostegno e del Governo italiano al raggiungimento di questo obiettivo.
Stando all’inviato di Radio Romania a Roma, durante i colloqui, i due capi di stato hanno sottolineato quanto siano importanti i rapporti economici e commerciali bilaterali. Ambo i presidenti hanno evidenziato l’importanza della comunità romena in Italia e di quella italiana in Romania, che hanno definito un ponte solido. Il presidente Mattarella ha ricordato il rilevante contributo dei romeni allo sviluppo economico del suo Paese.
Plebiscitato, praticamente, dai romeni all’estero alle presidenziali dello scorso novembre, il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, si è incontrato ogni volta, durante le sue precedenti visite ufficiali, a Parigi, Berlino o Varsavia, con i loro rappresentanti. Ieri, Iohannis ha discusso con i leader delle organizzazioni che rappresentano i circa un milione di romeni in Italia. Siccome l’organizzazione delle presidenziali dello scorso novembre nei seggi all’estero è stata, per il Governo di Bucarest, un clamoroso fiasco, Iohannis ha ricordato che tutti i partiti parlamentari di Bucarest si sono impegnati pubblicamente a modificare la legislazione che assicura il diritto di voto per tutti i romeni all’estero.
“Ho sentito opinioni diverse e preoccupazioni per come si potrebbe svolgere il voto per corrispondenza oppure quello elettronico, se sia sufficientemente sicuro e cosa potrebbe creare dei problemi. Sono preoccupazioni legittime. Gli specialisti daranno le risposte tecniche e proporranno delle soluzioni, ma io vorrei darvi una risposta di principio: rinunciamo alla premessa della sfiducia — dei cittadini nelle autorità, delle autorità nei cittadini, delle istituzioni nella propria capacità di preparare e organizzare una simile votazione”, ha dichiarato Iohannis.
L’importanza e il ruolo profondamente benefico della comunità romena in Italia sono stati riconosciuti, durante i colloqui con il presidente Iohannis, anche dal presidente del Senato, Pietro Grasso. Durante la visita ufficiale a Roma, il presidente romeno si è pronunciato nuovamente anche per il sostegno all’integrazione europea della Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona, confinante con la Romania).
(traduzione di Adina Vasile)