I partiti politici e l’anticorruzione
Gravemente screditata da megascandali di corruzione e nepotismo, percepita dai media e dall’opinione pubblica come incompetente e autistica, la classe politica di Bucarest tenta di rimediare l’immagine. Non essendo anno elettorale, il 2015 è, dicono gli analisti, un intervallo ideale affinchè i partiti ricorrano a una pulizia generale e asportare i focolai di infezione, prima delle elezioni amministrative e parlamentari dell’anno prossimo.
Bogdan Matei, 23.03.2015, 14:52
Riunita, alla fine della scorsa settimana, in prima dopo che il presidenziabile socialdemocratico Victor Ponta ha perso le elezioni di novembre, la direzione del PSD, principale componente del governo di sinistra, ha modificato lo statuto del partito, per poter sanzionare i membri corrotti. Così, i socialdemocratici contro i quali viene avviata l’inchiesta penale perdono le cariche del governo o nella direzione del Parlamento, e quelli in custodia cautelare perdono automaticamente la carica politica nel partito.
Il leader socialdemocratico Victor Ponta riconosce che la principale vulnerabilità del partito è proprio la corruzione. “Dobbiamo far vedere alla gente che abbiamo capito un messaggio: che il Partito socialdemocratico è il migliore al governo, però quanto tempo saremo accusati di non rispettare le regole di integrità, di non rimuovere i colleghi che sono colpevoli o che hanno sbagliato o che sono solo accusati, non basta”, ha detto Victor Ponta.
Anche la dirigenza del PNL, la più importante formazione all’opposizione del centro-destra, ha annunciato di lavorare a un nuovo statuto, che includerà sanzioni drastiche per i membri di partito che violano la legge. I liberali condannati saranno esclusi dal partito, e quelli in custodia cautelare saranno sospesi dalle cariche pubbliche ricoperte, ha promesso la co-presidente del partito, Alina Gorghiu.
“Questo principio di rispettare i criteri di integrità del partito sarà applicato assolutamente a qualsiasi persona, a prescindere dal nome”, ha detto Alina Gorghiu, precisando che il processo di elaborazione di questi criteri di integrità sarà ultimato entro due-tre settimane.
Le decisioni dei più grandi partiti di Romania si verificano dopo che, negli ultimi tre anni, decine di ministri, parlamentari, presidenti di consigli provinciali o sindaci, in maggioranza socialdemocratici e liberali, sono stati messi sotto accusa dai procuratori e condannati dai tribunali per reati di corruzione.
Nell’amministrazione locale, circa la metà delle province e molte delle città più grandi del paese, sono rimaste senza presidenti di consigli e sindaci eletti nel 2012. E per quanto riguarda l’amministrazione centrale, la stampa sogghigna che la Romania ha un esecutivo in carica e altri due-tre governi dietro le sbarre.