Politiche europee al vertice
I leader dei 28 stati Ue, tra cui il presidente romeno, Klaus Iohannis, hanno discusso al Consiglio Ue di Bruxelles dell’importanza della creazione di un’Unione Energetica europea, che limiti le importazioni di energia e la dipendenza Ue dalle forniture russe. Questo è ritenuto dallUe un progetto prioritario, nel contesto delle relazioni tese con la Russia e del rifornimento di gas da questo Paese. Stando al corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, gli stati membri sono costretti ad essere trasparenti nella conclusione degli accordi di acquisto di gas dai fornitori esterni.
România Internațional, 20.03.2015, 15:21
I leader dei 28 stati Ue, tra cui il presidente romeno, Klaus Iohannis, hanno discusso al Consiglio Ue di Bruxelles dell’importanza della creazione di un’Unione Energetica europea, che limiti le importazioni di energia e la dipendenza Ue dalle forniture russe. Questo è ritenuto dallUe un progetto prioritario, nel contesto delle relazioni tese con la Russia e del rifornimento di gas da questo Paese. Stando al corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, gli stati membri sono costretti ad essere trasparenti nella conclusione degli accordi di acquisto di gas dai fornitori esterni.
Il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, ha spiegato, al Consiglio Ue di Bruxelles, che, a causa della dipendenza da certi fornitori, alcuni dominatori e incerti, come la Russia, gli stati europei sono esposti alle minacce di blocco delle rotte di rifornimento di energia. Schulz ha sottolineato che, a breve termine, l‘Ue deve diversificare quanto di più i fornitori di greggio e gas, soprattutto nel sud-est Europa, e ridurre a lungo termine le importazioni di energia. Schulz ha dichiarato che l’Unione Energetica è d’importanza massima sia per la sicurezza energetica dell’Ue a lungo termine, che per il sostegno all’Ucraina. Stando al presidente del Parlamento Europeo, la Commissione Europea stima che un trilione di euro andranno investiti nel settore energetico dell’Ue fino al 2020, e che questi soldi vanno spesi in un modo intelligente, cosicchè possano essere raggiunti gli obiettivi prefissi, innanzittutto la creazione di posti di lavoro e la crescita economica.
“La Romania sostiene la creazione di un’unione energetica”, ha dichiarato il presidente romeno Klaus Iohannis, “perchè essa recherà vantaggi importanti agli stati Ue”. Le priorità dovrebbero essere la creazione di un reale mercato interno nel campo energetico, la valorizzazione più efficace delle proprie risorse energetiche, la diversificazione delle fonti e delle rotte di approvvigionamento con energia e lo sviluppo dell’infrasttrutura che permetta una migliore connessione tra gli stati Ue, ha sottolineato il presidente Iohannis.
Sempre ieri, i leader Ue hanno convenuto sul prolungamento fino alla fine dell’anno delle sanzioni economiche contro la Russia per il suo coinvolgimento nella crisi ucraina. Il presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk, ha precisato che la decisione è chiaramente legata all’applicazione totale dei provvedimenti dell’Accordo di Minsk e ha richiamato l’attenzione che l’Ue è pronta a prendere misure supplementari contro Mosca, se necessario. Tusk ha annunciato che i leader europei hanno deciso di controbilanciare la propaganda e la manipolazione da parte dei media russi, e un piano di misure in questo senso dovrebbe essere presentato al futuro vertice dell’Unione di giugno.
(traduzione di Adina Vasile)