Una nuova legislazione fiscale
Il Governo di Bucarest è deciso a mettere in pratica già da quest’anno il nuovo Codice fiscale e quello di procedura fiscale, che dovrebbero ridurre notevolmente le tasse e le imposte. Il premier Victor Ponta ha promesso che la bozza arriverà al dibattito del Parlamento entro questo fine mese, per essere adottato fino alla fine dell’attuale sessione.
Roxana Vasile, 12.03.2015, 12:56
“Si tratta di una riforma radicale per la Romania. La possiamo attuare ora, poichè tutti i risultati economici ce lo consentono e non dobbiamo lasciarci sfuggire questo momento. Mi auguro tantissimo che i due Codici siano dibattuti dal Parlamento. Solo se ci sarà un blocco politico, terrò in considerazione la fiducia del Governo. Spero non sia il caso. Ho visto che l’opposizione ha cambiato il punto di vista iniziale, che era uno strettamente politicizzante, e sosterrà questo Codice fiscale. E fa bene, poichè non è il nostro codice, ma il codice della Romania, che aiuterà alla creazione di posti di lavoro e allo sviluppo economico”, ha detto il premier.
Victor Ponta ha spiegato che l’ambiente d’affari aspetta con ottimismo la nuova legislazione fiscale, che dovrebbe creare oltre 300.000 posti di lavoro. La bozza del Codice fiscale prevede, tra l’altro, dall’anno prossimo, il calo dell’IVA dal livello attuale del 24% al 20% e di altri 2 pp dal 2018. Sempre dall’anno prossimo anche l’Iva per i generi alimentari di base — carne, pesce, frutta e verdira — diminuirebbe dal 24 al 9%.
Dal 2017, i contributi alla previdenza scenderanno sia per il dipendente, dal 10,5 al 7,5%, che per il datore di lavoro, dal 15,8 al 13,5%. Il Governo propone anche la riduzione della flat tax dal 16 al 14% dal 2019. Altre modifiche interessano la riduzione delle accise per i carburanti. Invece, cresceranno le imposte per abitazioni e terreni.
Sostenitrice del rilassamento fiscale, l’opposizione liberale ha ammonito fermamente che non sarà mai d’accordo che un Codice fiscale si adottato tramite la fiducia del Governo, essendo del parere che i socialdemocratici al governo commetterebbero un grande errore se prendessero una simile decisione.
Il Codice fiscale è un progetto che dovrebbe avere speranza e durata di vita più lunghe della vita politica di un primo ministro, per cui deve stare al dibattito pubblico sufficiente tempo affinchè tutta la popolazione della Romania capisca quali sono i suoi vantaggi, dicono i liberali. Loro parlano anche di una “sarabanda populista”, le promesse del PSD di ridurre le tasse e le imposte non potendo essere sostenute.
Invece, le ong ritengono che la modifica del Codice fiscale lederebbe i redditi di migliaia di organizzazioni non governative, ospedali, università, scuole e musei, e “penalizzerebbe” le grandi compagnie che hanno profitto e fanno sponsorizzazioni. Le opinioni sono divise anche tra gli economisti. I più cauti ritengono che il rilassamento delle politiche monetarie e fiscali non porterebbe a crescita economica.