Un nuovo capo del Servizio Romeno di Informazioni
Espressione di un consenso tra maggioranza e opposizione, il che è generalmente raro nella politica romena, l’eurodeputato liberale Eduard Hellvig è stato convalidato alla guida del Servizio Romeno di Informazioni con una maggioranza parlamentare che non lascia spazio a interpretazioni. 498 eletti hanno votato a favore della proposta fatta dal capo dello stato Klaus Iohannis mentre contro si sono pronunciati solo 15.
Florentin Căpitănescu, 03.03.2015, 14:03
Espressione di un consenso tra maggioranza e opposizione, il che è generalmente raro nella politica romena, l’eurodeputato liberale Eduard Hellvig è stato convalidato alla guida del Servizio Romeno di Informazioni con una maggioranza parlamentare che non lascia spazio a interpretazioni. 498 eletti hanno votato a favore della proposta fatta dal capo dello stato Klaus Iohannis mentre contro si sono pronunciati solo 15.
Il risultato, inimmaginabile al momento della proposta, potrebbe nascondere — sostengono i commentatori — un baratto tramite cui la maggioranza, coagulata attorno al grande partito di sinistra PSD, dovrebbe piantare un uomo in testa all’altro grande servizio segreto della Romania, il SIE.
Frutto o meno di un compromesso, la nomina porta anche una grande pressione su Hellvig, al quale alcuni, con in testa il presidente del Senato, l’ex premier liberale Calin Popescu Tariceanu, rimproverano che la mancanza di perizia nel settore lo rende troppo immaturo per una carica sia complessa che piena di molta responsabilità.
Presente al voto in Parlamento, Hellvig ha reso note le priorità del mandato, tra cui si ritrovano la lotta alla corruzione, lo sviluppo della capacità di difesa nazionale e l’approfondimento della cooperazione con i partner euro-atlantici, soprattutto con gli Stati Uniti.
Sullo sfondo della scontentezza pubblica, una con fondamento e anzianità, che il Parlamento esercita un controllo esclusivo formale sul SRI, Hellvig ha parlato di dialogo e trasparenza, che sarebbero completamente mancate già dalla fondazione dell’istituzione nel 1990.
“Vi assicuro della mia intera disponibilità a collaborare e a promuovere un dialogo inter-istituzionale, nonchè con i partiti politici e con la società civile, quanto più trasparente e quanto più efficace”, ha dichiarato Hellvig.
I discorsi dei rappresentanti dei partiti parlamentari hanno delineato un profilo che lo qualifica per la carica. “E’ una persona abbastanza equilibrata, ponderata e io credo che al SRI servono calma, pensiero equilibrato, senza impulsi di momento. Si tratta di qualità in grado di portare un beneficio al SRI”, ha detto il capogruppo socialdemocratico al Senato, Ilie Sarbu.
E’ seguita Cristina Pocora, deputata PNL: “Eduard Hellvig ha tutte le qualità che lo raccomandano come capo civile alla guida del Servizio Romeno di Informazioni. Ha la preparazione necessaria, ha anche profilo umano necessario per dirigere una simile istituzione”.
Neanche Verestoy Attila, senatore UDMR (all’opposizione) ha fatto eccezione: “E’ un civile, da tutti i punti di vista, e, infatti, sarà gradito dai nostri partner della comunità europea ed euro-atlantica”.
Resta da vedere se la sua attività sarà sulla misura della laudatio che ha accompagnato il voto nel Parlamento.