Romania – Ucraina: il ministro degli Esteri Klimkin a Bucarest
La Romania è profondamente interessata ad avere alla sua frontiera un’Ucraina forte, unita, democratica, sovrana, fermamente impegnata sulla strada europea tramite le riforme. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, al termine dei colloqui con il collega di Kiev, Pavlo Klimkin, che ha fatto martedì una visita a Bucarest. Da parte sua, questi ha sottolineato che l’Ucraina vuole avere con la confinante Romania una relazione strategica, così come ha con la Polonia.
România Internațional, 18.02.2015, 13:24
La Romania è profondamente interessata ad avere alla sua frontiera un’Ucraina forte, unita, democratica, sovrana, fermamente impegnata sulla strada europea tramite le riforme. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Bogdan Aurescu, al termine dei colloqui con il collega di Kiev, Pavlo Klimkin, che ha fatto martedì una visita a Bucarest. Da parte sua, questi ha sottolineato che l’Ucraina vuole avere con la confinante Romania una relazione strategica, così come ha con la Polonia.
I colloqui del responsabile di Kiev con il presidente Klaus Iohannis e con il capo della diplomazia di Bucarest sono puntati sull’evoluzione della situazione nell’est dell’Ucraina, nel contesto del recente accordo sul cessate il fuoco, firmato il 12 febbraio a Minsk, e sullo sviluppo delle relazioni bilaterali. I responsabili di Bucarest hanno ribadito il fermo sostegno alla sovranità, all’integrità territoriale dell’Ucraina, entro le sue frontiere riconosciute su piano internazionale.
Iohannis ha auspicato che la recente tregua sarà rispettata da tutte le parti coinvolte e porterà a una stabilizzazione della situazione nella regione. Nel contesto, il ministro Aurescu ha comunicato di nuovo il desiderio di Bucarest che la mobilitazione parziale, svolta nel contesto del conflitto nell’est dell’Ucraina non abbia un carattere selettivo ed eviti approcci discriminatori su motivi etnici. Klimkin ha assicurato che gli etnici romeni dell’Ucraina non sono discriminati nell’ambito delle procedure di mobilitazione.
La precisazione è stata fatta dopo l’apparizione di alcune informazioni secondo cui gli etnici romeni sarebbero inviati prevelantemente per affrontare i separatisti filorussi dell’est del Paese. Il presidente e il ministro degli Esteri hanno inviato, inoltre, il fermo sostegno della Romania alla continuazione del percorso europeo e democratico dell’Ucraina. Klimkin ha ringraziato Bucarest per sostegno, mettendo in risalto il fatto che la Romania è stata il primo Paese dell’UE ad aver ratificato l’Accordo di associazione UE-Ucraina, a luglio 2014.
In materia di priorità sull’agenda bilaterale, il ministro Aurescu si è pronunciato per il rapido ingresso in vigore dell’Accordo intergovernativo sul piccolo traffico di frontiera, documento ratificato dalla Romania lo scorso mese. “L’accordo prevede anche l’apertura di uffici consolari da una parte e dall’altra della frontiera, per aiutare al rilascio di questi permessi di piccolo traffico. La Romania ha già informato i colleghi di Ucraina sul nostro desiderio che la sede del futuro ufficio consolare sia a Solotvino”, ha dichiarato Bogdan Aurescu.
Il ministro ha sottolineato che l’applicazione dell’accordo darebbe un segnale positivo alle comunità romena e ucraina nella zona di frontiera comune. Aurescu e Klimkin hanno convenuto l’organizzazione di una seduta congiunta dei governi dei due Paesi, la ripresa dell’attività della Commissione mista economica romeno-ucraina, nonchè di quella della Commissione intergovernativa sulle minoranze nazionali.