Legge elettorale: dibattiti in Commissione codice
Nella Commissione del codice elettorale in Romania sono state avviate consultazioni cui partecipano rappresentanti di tutti i partiti parlamentari, pronti a fare proposte per la modifica delle leggi elettorali. Finora, i membri della Commissione hanno esaminato i principi di base per l’elezione del presidente della Romania, dei deputati, dei senatori e delle autorità locali.
Valentin Țigău, 19.01.2015, 13:55
Il Partito socialdemocratico, al governo, ha annunciato che proporrà, tra l’altro, la riduzione del numero di parlamentari, probabilmente a 300 alla Camera dei deputati e a 100 al Senato. Il Partito nazionale liberale, all’opposizione, proporrà, a sua volta, un sistema misto per l’elezione dei parlamentari.
Il ministro con delega ai rapporti con il Parlamento, Eugen Nicolicea, ha precisato in un’intervista che proporrà alla Commissione in primo luogo un censimento della popolazione avente diritto di voto che vive all’estero, per l’organizzazione adeguata dei seggi.
“Subito dopo l’entrata in vigore della legge, entro sei mesi i romeni all’estero notificheranno le ambasciate che si trovano lì. Quindi, saranno aperti seggi elettorali sufficienti per gli elettori”, ha dichiarato Nicolicea.
La modifica delle tre normative è una priorità per la sessione parlamentare che cominicia a febbraio, ha dichiarato il presidente della Commissione incaricata a elaborare il Codice elettorale, Valeriu Zgonea.
I senatori e i deputati della Commissione comune hanno già sollecitato agli Uffici permanenti che tutti i disegni di legge sulle elezioni siano inoltrati al dibattito della Commissione, ed entro il 15 marzo potranno essere presentati gli emendamenti ai progetti esistenti. Valeriu Zgonea ha precisato che serve un sistema di voto efficace e sicuro per ogni cittadino.
“Tutti i partiti politici hanno espresso per consenso la disponibilità che il sistema che proporremo tramite il disegno di legge funzioni senza alcun problema logistico, e tutti i romeni, ovunque fossero, possano esercitare liberamente il diritto fondamentale di votare. Tutti siamo d’accordo che dobbiamo ridurre il numero di deputati e senatori. E’ una questione che abbiamo accettato e troveremo le migliori soluzioni, affinchè il Parlamento sia più snello come mandati che proporremo all’elezione dei citatdini di Romania nel 2016”, ha dichiarato Valeriu Zgonea.
Un cambiamento fondamentale sul voto per i romeni all’estero si è assolutamente imposto dopo le vicende avvenute a novembre 2014, quando moltissimi cittadini non hanno potuto votare alle elezioni presidenziali a causa dei problemi nel sistema e della cattiva organizzazione del processo elettorale.