Politica: la Romania ha un nuovo presidente
Dopo 10 anni di presidenza della Romania, Traian Basescu ha lasciato la poltrona presidenziale, che sarà occupata, nei prossimi 5 anni, dallex sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis. Considerato un outsider prima delle presidenziali, troppo provinciale e civile per cavarsela nella giungla politica della capitale, Klaus Iohannis è stato il beneficiario diretto di una presenza massiccia alle urne e di un forte voto negativo contro la sinistra rappresentata da Victor Ponta, percepita come arrogante e corrotta. Diventato presidente, Klaus Iohannis è deciso a non deludere. Nel discorso di investitura tenuto, ieri, nel Parlamento, Iohannis ha promesso ai romeni una società profondamente cambiata, in cui sia eliminata la corruzione come grave pericolo, ma anche una classe politica riformata. Klaus Iohannis, il cui unico slogan di campagna presidenziale è stato “La Romania delle cose ben fatte”, si è pronunciato per la responsabilità e ha promesso che sarà il primo a rispondere a questa esigenza.
Ştefan Stoica, 22.12.2014, 15:46
Dopo 10 anni di presidenza della Romania, Traian Basescu ha lasciato la poltrona presidenziale, che sarà occupata, nei prossimi 5 anni, dallex sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis. Considerato un outsider prima delle presidenziali, troppo provinciale e civile per cavarsela nella giungla politica della capitale, Klaus Iohannis è stato il beneficiario diretto di una presenza massiccia alle urne e di un forte voto negativo contro la sinistra rappresentata da Victor Ponta, percepita come arrogante e corrotta. Diventato presidente, Klaus Iohannis è deciso a non deludere. Nel discorso di investitura tenuto, ieri, nel Parlamento, Iohannis ha promesso ai romeni una società profondamente cambiata, in cui sia eliminata la corruzione come grave pericolo, ma anche una classe politica riformata. Klaus Iohannis, il cui unico slogan di campagna presidenziale è stato “La Romania delle cose ben fatte”, si è pronunciato per la responsabilità e ha promesso che sarà il primo a rispondere a questa esigenza.
“Le grandi attese possono portare a grandi risultati e ci porteranno, in quanto grandi atteste significano più responsabilità, più sforzi, più serietà e più lavoro da parte di tutti, e io sarò il primo! Mi propongo che alla fine del mio mandato di presidente la Romania sia lo spazio di un altro stato d’animo, di un altro clima sociale, in cui si ritrovino finalmente la stabilità, l’apprezzamento dei valori e la calma”, ha detto Iohannis.
Il neo presidente ha parlato anche della riconferma delle opzioni per il Partenariato strategico con gli Usa, per l’appartenenza alla Nato e all’Ue, e di un rapporto privilegiato con la confinante Moldova (repubblica ex sovietica, a maggioranza romenofona). Per quanto riguarda la politica estera, il mandato di Iohannis si preannuncia una continuità di quello del suo predecessore, Traian Basescu. L’immagine della Romania dopo i 10 anni di presidenza di Traian Basescu è, stando all’ex capo di stato, quella di un Paese più sicuro che mai, con più preformance economiche, con una giustizia libera ed efficace.
Per gli analisti, il decennio in cui Traian Basescu è stato presidente è stato segnato da scandali quasipermanenti e da conflitti cronici con la maggioranza della classe politica, che ha avuto due tentativi, falliti, di destituirlo. Tuttavia, gli stessi analisti ammettono il merito di Traian Basescu di aver difeso i procuratori e giudici dalle ingerenze politiche nell’atto di giustizia. Il risultato è stato l’intensificazione senza precedenti della lotta alla corruzione.
L’ex presidente e l’attuale presidente non potevano essere più diversi. Il primo — impulsivo, dominatore, per niente o poco portato alla negoziazione, il secondo — calmo, metodico, apparentemente disposto a collaborare. Quello che resta nella storia nel caso di qualsiasi uomo di stato è però la sua visione e la forza di seguirla.
(traduzione di Adina Vasile)