Parlamento: bocciata legge su amnistia e grazia
Nel contesto della recente campagna elettorale per le presidenziali in Romania, la Camera dei Deputati ha bocciato definitivamente, il 18 novembre, la legge sull’amnistia e la grazia. Il controverso disegno di legge era stato adottato quasi un anno fa dalla Commissione giuridica della Camera e prevedeva l’amnistia per i reati, compresi quelli associati alla corruzione, per cui il Codice penale o le leggi speciali prevedevano pene carcerarie fino a sette anni, e l’estinzione integrale delle pene detentive fino a sei anni. Il liberale George Scutaru, rappresentante dell’Opposizione di centro-destra, accusa la maggioranza parlamentare e il principale partito al governo, il Partito Socialdemocratico, che avrebbe tenuto deliberatamente il disegno di legge in attesa.
Florentin Căpitănescu, 19.11.2014, 14:49
“Ci è voluta la vostra sconfitta alle presidenziali affinchè riportaste il ddl sull’ordine del giorno della Camera e lo bocciaste definitivamente. Sarebbe da desiderare che anche nel futuro, allorquando ricevete segnali da parte dell’Opposizione, da parte della società, ne teneste conto”, ha detto Scutaru.
Il parlamentare socialdemocratico Marian Neascu afferma, invece, che ci è voluto tanto tempo affinchè la Commissione giuridica possa formulare un rapporto giustificativo.
“Nel momento in cui si vuole promuovere una legge, che ha suscitato più interesse di quanto avrebbe meritato tra i romeni, è importante essere ben documentati ed in grado di prendere la decisione più corretta e più buona. Ciò non sarebbe dovuto essere adoperato nè da voi, nè da noi come strumento elettorale”, ha detto Neacsu.
Sempre ieri, la plenaria della Camera dei Deputati di Bucarest ha dato il via libera alla richiesta dei procuratori di rimozione dell’immunità di tre parlamentari accusati di corruzione.
(traduzione di Adina Vasile)