UE: embargo russo, misure a favore degli agricoltori
In una dichiarazione congiunta firmata a Bruxelles, i ministri dell’Agricoltura di 21 stati membri dell’UE, tra cui anche la Romania, hanno sollecitato alla Commissione di concedere compensi alle perdite subite a causa dell’embargo russo.
Valentin Țigău, 11.11.2014, 11:49
I soldi dovrebbero provenire dalla somma destinata al finazniamento della Politica Agricola Comune e non dalla riserva di crisi che, secondo i firmatari, va mantenuta per eventuali nuove sfide nel 2015.
L’esecutivo europeo intende impiegare i fondi dal finanziamento della PAC per coprire deficit nel bilancio per il corrente anno e concedere agli agricoltori degli aiuti provenienti dal fondo crisi, che può essere costituito solo se vengono tagliati dell’1% i sussidi agricoli stanziati normalmente.
La Commissione ha già annunciato che offrirà ai produttori di verdura e lattincini compensi per un valore di 344 milioni di euro, cosicchè se dovesse ricorrere esclusivamente al fondo crisi, per l’anno prossimo ne rimarrebbero solo 88 milioni di euro per eventuali nuove misure a sostegno degli agricoltori o per un’altra situazione imprevista.
Una decisione concreta dovrebbe essere presa nel corso dei negoziati sul bilancio comunitario per il 2015, che si concluderanno il 17 novembre. Il ministro dell’Agricoltura francese, Stephane Le Foll, valuta che i 21 stati firmatari avranno motivi fondati per bloccare i negoziati sul bilancio se le loro richieste non verrano esaudite.
La dichiarazione è stata firmata durante la prima riunione dei ministri dell’Agricoltura dopo l’inizio del mandato della nuova Commissione Europea, presieduta da Jean-Claude Juncker.
Alla riunione è stato presente anche il nuovo commissario all’Agricoltura, l’irlandese Phil Logan, subentrato al romeno Dacian Ciolos, il cui mandato è stato segnato dalla progettazione di una nuova PAC e, verso la scadenza, dall’adozione di misure volte a proteggere i produttori agricoli europei lesi dall’embargo russo.
A Bucarest, il ministro dell’Agricoltura, Daniel Constantin, dichiara che la Romania, anche se non esporta in Russia, rischia un impatto indiretto, dal momento che i prodotti agricoli provenienti da altri Paesi, quali la Lituania o la Polonia, arrivano sul mercato romeno a prezzi di dumping.
Il ministro romeno ha ammonito sul rischio di soluzioni nazionali in ogni singolo Paese dell’UE per proteggere i propri farmers e consumatori, e si è pronunciato per soluzioni europee a un problema ritenuto di interesse comune. (traduzione di Adina Vasile)