Gas: accordo UE-Ucraina-Russia, forniture sicure fino a marzo
Dopo due giorni di negoziati molto tesi, i ministri dell’Energia ucraino e russo, accanto al commissario europeo Günther Oettinger, hanno raggiunto a Bruxelles un accordo sulle forniture di gas all’Ucraina e all’Europa fino a marzo. Garantiamo la sicurezza dei rifornimenti durante l’inverno, ha dichiarato in una conferenza stampa il commissario Oettinger.
România Internațional, 31.10.2014, 11:02
Dopo due giorni di negoziati molto tesi, i ministri dell’Energia ucraino e russo, accanto al commissario europeo Günther Oettinger, hanno raggiunto a Bruxelles un accordo sulle forniture di gas all’Ucraina e all’Europa fino a marzo. Garantiamo la sicurezza dei rifornimenti durante l’inverno, ha dichiarato in una conferenza stampa il commissario Oettinger.
Da parte sua, il presidente uscente della Commissione, Josè Manuel Barroso, ha spiegato che “si tratta di un passo importante per la nostra sicurezza energetica”. Il commissario Oettinger ha spiegato che l’Ucraina si è impegnata a pagare i 3,1 miliardi di dollari che includono l’anticipo per novembre e dicembre.
I soldi arrivano dalla compagnia ucraina Naftogaz e il commissario europeo ha aggiunto che l’Ucraina continuerà ad essere appoggiata da programmi del Fondo Monetario Internazionale e dell’UE.
L’accordo, valido fino a marzo, interessa 4,6 miliardi di dollari, compreso il pagamento del debito dell’Ucraina alla Russia e le forniture per l’inverno. In mancanza di questo accordo, l’Europa rischiava gravi disagi, dal momento che il 15% del gas fornito all’UE transita l’Ucraina.
Come parte del compromesso, la Russia ha concesso una riduzione delle tariffe di circa 100 dollari a quelle richiesta ad aprile, cosicchè, per 1000 mc, saranno pagati 385 dollari. Ma anche questa tariffa è superiore al prezzo medio stimato per l’Europa dalla compagnia Gazprom per il corrente anno.
Da Bucarest, il ministro con delega all’Energia, Razvan Nicolescu, ha annunciato che gli stoccaggi della Romania ammontano a 2,8 miliardi di metri cubi, di un miliardo in più rispetto al fabbisogno previsto per l’inverno.