Biodiversità: centro europeo di ricerca nel Delta del Danubio
Scienziati romeni ed europei studieranno a Murighiol (sud-est della Romania), il Danubio, il suo Delta e il Mar Nero. La Riserva della Biosfera del Delta, inclusa nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, è considerata un museo della biodiversità con 30 tipi di ecosistemi.
Roxana Vasile, 20.10.2014, 14:15
Scienziati romeni ed europei studieranno a Murighiol (sud-est della Romania), il Danubio, il suo Delta e il Mar Nero. La Riserva della Biosfera del Delta, inclusa nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, è considerata un museo della biodiversità con 30 tipi di ecosistemi.
Inoltre, il Delta del Danubio è tra i pochi ambienti del genere popolati del mondo, ma anche una delle più estese aree umide a livello globale. In un ambiente di rarissima bellezza, aggirato dalla modernizzazione, la gente del posto vive soprattutto di pesca e turismo.
Cosicchè appare molto ispirata la decisione di aprire nel futuro a Murighiol un centro che gestirà un progetto di ricerca paneuropeo. Scienziati romeni ed europei studieranno il Danubio, il suo Delta e il Mar Nero e cercheranno delle soluzioni a problemi tipo alluvioni, frane o inquinamento provocato da materie plastiche.
“Tentiamo di effettuare misurazioni nel Delta del Danubio, che così diventerà una specie di laboratorio vivo. Ad esempio, cosa succede in Europa nel caso di una frana? Muoiono 50-100 persone. E questo è un problema globale. Nel Delta del Danubio sarà il nucleo del progetto, che si svolgerà anche in vari laboratori europei, presso istituti di ricerca e università di 15 Paesi”, ha spiegato il responsabile del progetto, Adrian Stanica.
Il Centro, che costituirà il punto di incontro di migliaia di dottorandi, studenti e ricercatori, dovrebbe preparare anche specialisti nel settore. L’impegno internazionale è tanto più necessario in quanto in Romania mancano i ricercatori specializzati per le migliaia di specie di flora e fauna del Delta del Danubio.
Il Governo di Bucarest ha già stanziato i primi fondi alla costruzione del progetto dichiarato rappresentativo nell’UE. Come portata, è paragonabile a quello di Magurele, nei pressi di Bucarest, dove, dal 2017, funzionerà il maggiore laser del mondo.