UE: ok commissioni PE per Corina Cretu a capo di Politiche regionali
Il commissario alle Politiche regionali designato, la romena Corina Cretu, ha incassato l’ok per l’incarico dalla commissione specializzata del PE. Ascoltata per tre ore e mezzo, Corina Cretu ha risposto a decine di domande, prima di ricevere luce verde a capo di uno dei più importanti portafogli della futura Commissione Europea, che gestirà un budget di 3,5 miliardi di euro dal 2014 al 2020.
Radio România, 02.10.2014, 11:15
Il commissario alle Politiche regionali designato, la romena Corina Cretu, ha incassato l’ok per l’incarico dalla commissione specializzata del PE. Ascoltata per tre ore e mezzo, Corina Cretu ha risposto a decine di domande, prima di ricevere luce verde a capo di uno dei più importanti portafogli della futura Commissione Europea, che gestirà un budget di 3,5 miliardi di euro dal 2014 al 2020.
Le priorità del futuro commissario sono la crescita economica e la creazione di posti di lavoro, secondo quanto ha dichiarato alla corrispondente di Radio Romania a Bruxelles, Cerasela Radulescu.
“Con un quarto del bilancio UE, la politica regionale recherà un contributo importante su questo piano. Credo che abbiamo un nuovo regolamento, che è molto importante e che ci consentirà di puntare sui settori di crescita economica, che generano posti di lavoro — faccio riferimento a ricerca-innovazione, sostegno alle piccole e medie imprese. Per quanto riguarda i cinque Paesi ai quali è stato fatto riferimento in Commissione — che non hanno assorbito il 50% di quello che dovevano assorbire dal 2007 al 2013, credo che istituiremo un gruppo di lavoro, per aiutarli a utilizzare quanto meglio il periodo rimasto per impiegare questi fondi entro la fine del 2015”, ha dichiarato il commissario designato.
Corina Cretu si è pronunciata anche per solidarietà tra gli stati membri. “Credo sia un principio molto importante, che sta anche alla base della politica di coesione. Ritengo che sia i Paesi più sviluppati che quelli meno sviluppati possono accorgersi che, tramite investimenti nelle regioni, nell’economia reale, nella gente, aiutandola ad adempiere al proprio potenziale, al potenziale massimo, praticamente facciamo un investimento nell’intera Unione Europea, poichè, praticamente, quello che porterà alla prosperità dell’Europa porterà allo sviluppo di ogni singola regione. Quindi, dobbiamo aiutare quelle meno sviluppate a svilupparsi e a crescere, e quelle che hanno già raggiunto un certo livello di prosperità, di mantenere il livello di prosperità. Voglio precisare che dei fondi della politica di coesione beneficiano tutti i Paesi. Solo che, ovviamente, la maggior parte — l’80%, va nelle regioni meno sviluppate, in cui il Pil pro capite è inferiore al 75% della media europea”, ha aggiunto Corina Cretu.
Alle audizioni, il commissario designato alle Politiche regionali ha promesso tolleranza zero nei confronti di frodi ai danni dei fondi comunitari.