Trasporti: Master Plan al dibattito pubblico
Con un’infrastruttura di trasporto ritenuta, in generale, di molto inferiore agli standard dei Paesi Ue più sviluppati, la Romania cerca, con l’aiuto dei fondi comunitari, di fare progressi. Il documento strategico in base al quale il nostro Paese può ricevere finanzamento europeo per i grandi progetti infrastrutturali e, da oggi, al dibattito pubblico. Il Master Plan Generale di Trasporto, con un orizzonte temporale fino al 2030, prevede, in essenza, la costruzione di oltre 650 km di autostrade e di 2.200 km di strade a scorrimento veloce, con un contributo finanziario importante da parte dell’Ue. I target prefissi sembrano molto ambiziosi, nella misura in cui, attualmente, dopo molti anni di lavoro, ma soprattutto, di promesse non mantenute, la Romania ha solo 644 km di autostrada e nessun km di strada a scorrimento veloce.
Florentin Căpitănescu, 01.10.2014, 12:42
“Il Master Plan di Trasporto è fatto da una compagnia internazionale, credo la più importante del mondo, AECOM, e riguarda ciò che possiamo finanziare dai fondi di coesione messi a disposizione dall’Ue. Per quanto riguarda il resto, come l’Autostrada Transilvania, viene finanziato dal budget nazionale, in special modo dall’accisa supplementare. Quindi, tutto ciò che facciamo in più, facciamo dal budget nazionale”, ha precisato il premier romeno Victor Ponta.
Nel Master Plan viene proposta, tra l’altro, la trasformazione dell’Autostrada Sibiu-Pitesti, che collega il centro al sud del Paese, attraversando una zona montana, in una strada a scorrimento veloce, la riabilitazione delle ferrovie che collegano la capitale Bucarest alla città di Iasi (nel nord) e al confine con l’Ungheria (nell’ovest), nonchè la continuazione dei lavori al Canale navigabile Bucarest-Danubio. Per quanto riguarda i costi, il Master Plan prevede la costruzione degli oltre 650 km di autostrade con 6,3 miliardi di euro, senza IVA, e degli oltre 2.200 km di strade a scorrimento veloce con quasi 17,5 miliardi di euro, sempre senza IVA. Gli specialisti affermano che, nel caso in cui la rete stradale sarà estesa fino alle dimensioni prefisse, il principale beneficiario sarebbe proprio l’economia romena.
Non poche volte, gli investitori strategici, come sono ritenuti i costruttori automobilistici Ford e Renault, presenti da anni in Romania, si sono lamentati che l’infrastruttura stradale messa a disposizione intacca in modo diretto i loro affari. Gli stessi specialisti considerano che anche l’ingente potenziale turistico della Romania resti insufficientemente sfruttato anche a causa dei punti di criticità dell’infrastruttura di trasporto.
(traduzione di Adina Vasile)