Elezioni: candidature presidenziali, definitive
Le candidature alle presidenziali che si terranno il 2 novembre in Romania sono definitive, in seguito alla pubblicazione della lista finale da parte dell’Ufficio Elettorale Centrale. La massima carica sarà contesa da 14 candidati: due in rappresentanza di alleanze, otto appoggiati da singoli partiti, e quattro indipendenti.
Radio România, 29.09.2014, 10:23
Il primo ad aver inoltrato la candidatura è stato il premier Victor Ponta, leader del Partito socialdemocratico, il numero uno della coalizione al governo. Unire e costruire sono le parole d’ordine del suo progetto in rappresentanza dell’alleanza elettorale tra i socialdemocratici, l’Unione nazionale per il progresso della Romania e i conservatori. Victor Ponta, indicato dai sondaggi come grande favorito, vuole cambiare il profilo del presidente — da generatore di crisi in rappresentante degli interessi pubblici.
Da parte sua, il leader liberale e sindaco di Sibiu, Klaus Iohannis, candidato dell’Alleanza cristiano-liberale, che riunisce i liberali e i democratico-liberali (all’opposizione), afferma di voler fare una politica diversa. Il presidente dell’Unione democratica magiari di Romania, Kelemen Hunor, vicepremier e ministro della Cultura in carica, vuole che la Romania diventi uno stato forte nella regione, mentre Elena Udrea, leader del Partito del Movimento Popolare, si pronuncia per democrazia e sviluppo.
Corneliu Vadim Tudor, leader del partito la Grande Romania, aspira di nuovo alla massima carica e considera che i problemi del Paese sono la povertà e il funzionamento difettoso delle istituzioni dello stato. Da parte sua, il presidente fondatore del Partito del popolo, Dan Diaconescu, si dichiara il candidato della gente normale. L’eurodeputata popolare Monica Macovei, ex ministro della giustizia, corre in gara come indipendente, dopo essersi dimessa dal Partito democratico-liberale.
Sempre da indipendente si candida anche il leader del Partito liberale riformatore, Calin Popescu Tariceanu. Ex premier dal 2004 al 2008 e Presidente del Senato in carica, Tariceanu si è dimesso dal Partito nazionale liberale dopo la rottura dell’Unione social-liberale, e dice di presentarsi davanti all’elettorato con un progetto-Paese ambizioso.
Anche l’ex capo del Servizio Informazioni Esterne, Teodor Melescanu, corre come indipendente. Alla massima carica aspirano pure Constantin Rotaru del Partito Alternativa Socialista, William Branza del Partito Ecologista Romeno, Mirel Amaritei, appoggiato dal Partito ProDemo, Szilagyi Zsolt del Partito Popolare Ungherese, e l’indipendente Gheorghe Funar.
La campagna elettorale partirà venerdì 3 ottobre e si concluderà il 1 novembre. Il giorno dopo, i romeni andranno alle urne per eleggere il presidente per i prossimi cinque anni. Il ballottaggio è previsto per il 16 novembre.