Fondi europei: Romania punta su tasso assorbimento del 100%
La Romania avrà un modello unico in Europa per quanto riguarda i fondi europei per il settore privato, secondo il principio “primo arrivato, primo servito”. Il ministro dei Fondi Europei, Eugen Teodorovici, ha annunciato che si punta sull’assorbimento di tutti i fondi, nei primi 5 anni dell’esercizio finanziario 2014-2020, soprattutto per i progetti rurali con impatto sull’economia.
Valentin Țigău, 25.09.2014, 13:18
La Romania avrà un modello unico in Europa per quanto riguarda i fondi europei per il settore privato, secondo il principio “primo arrivato, primo servito”. Il ministro dei Fondi Europei, Eugen Teodorovici, ha annunciato che si punta sull’assorbimento di tutti i fondi, nei primi 5 anni dell’esercizio finanziario 2014-2020, soprattutto per i progetti rurali con impatto sull’economia.
“Sarà un sistema molto flessibile, con poche esigenze e la minore pressione possibile sui beneficiari, nel senso che non saranno più richieste cose assurde, come nel passato — approvazioni, autorizzazioni, la prova del cofinanziamento. Noi, come amministrazione, dovremo raccogliere queste informazioni dalle altre istituzioni — l’Agenzia delle Entrate, il Registro del Commercio — e la parte di cofinanziamento sia fatta solo in base ad una dichiarazione”, ha precisato il ministro Teodorovici.
Lo scorso lunedi’, i contratti di oltre 60 progetti di sviluppo delle risorse umane, con un finanziamento europeo totale di oltre 160 milioni di euro, sono stati firmati dai beneficiari. Teodorovici ha affermato che è per la prima volta che firma contratti in meno di un mese dall’inoltro delle domande di finanziamento e che, tra settembre e ottobre, saranno lanciate domande di progetti per un valore di oltre 600 milioni di euro, cosicchè saranno assorbiti tutti i soldi stanziati alla Romania nell’attuale programmazione finanziaria.
D’altra parte, la Commissione Europea ha dato il via libera, lo scorso 6 agosto, all’Accordo di Partenariato con la Romania per il periodo 2014-2020. Stando all’Accordo, Bucarest beneficerà di fondi europei per un valore di circa 43 miliardi di euro, di cui oltre 22 miliardi stanziati per la politica di coesione. Quest’anno, la Romania ha incassato, finora, due miliardi dai fondi strutturali e di coesione, il che significa che il target prefisso per il 2014 è stato raggiunto al 66%.
Rispondendo alle critiche del capo dello stato romeno, Traian Basescu, contro il Governo che, nella sua opinione, non è riuscito a spendere i fondi stanziati dalla Commissione Europea per il programma “Posti di lavoro per i giovani”, il ministro dei Fondi Europei mostra che, tra maggio 2012 ed agosto 2014, la Romania ha incassato oltre 5,5 miliardi di euro da fondi strutturali e di coesione. La somma supera il valore totale dei fondi attirati nel periodo gennaio 2007-maggio 2012, di solo 1,43 miliardi di euro. Inoltre, lo scorso anno, la Romania è diventata leader nell’Ue dal punto di vista della crescita delle somme assorbite rispetto al periodo 2007-2012.