Scudo antimissile: lavori in tabella di marcia a Deveselu
Il collocamento, a Deveselu, nel sud della Romania, di elementi dello scudo antimissilistico americano non è stato visto di buon occhio sin dall’inizio da Mosca. Lo scorso autunno, la stampa romena riportava un’intervista rilasciata alla radio “La Voce della Russia” dal direttore dell’Istituto russo di Pianificazione Strategica e Prognosi, Alexsandr Gusev, il quale spiegava che un’altra base Nato in Romania potrebbe diventare una minaccia per la base militare navale che i russi detengono a Sebastopoli, in Ucraina, a soli 1.500 km da Deveselu. “La Russia non permetterà agli americani di trasformare il Mar Nero in una zona di escalation della tensione. Abbiamo là sufficienti forze per controbilanciare gli Usa” — affermava Gusev. Parlava come se avesse un presagio su un conflitto nella regione, solo che non sarebbero stati gli americani a provocarlo, bensi’ i russi stessi, accusati, ora, dall’Occidente, d’implicazione nelle ostilità nell’est dell’Ucraina.
Roxana Vasile, 21.08.2014, 16:06
Il collocamento, a Deveselu, nel sud della Romania, di elementi dello scudo antimissilistico americano non è stato visto di buon occhio sin dall’inizio da Mosca. Lo scorso autunno, la stampa romena riportava un’intervista rilasciata alla radio “La Voce della Russia” dal direttore dell’Istituto russo di Pianificazione Strategica e Prognosi, Alexsandr Gusev, il quale spiegava che un’altra base Nato in Romania potrebbe diventare una minaccia per la base militare navale che i russi detengono a Sebastopoli, in Ucraina, a soli 1.500 km da Deveselu. “La Russia non permetterà agli americani di trasformare il Mar Nero in una zona di escalation della tensione. Abbiamo là sufficienti forze per controbilanciare gli Usa” — affermava Gusev. Parlava come se avesse un presagio su un conflitto nella regione, solo che non sarebbero stati gli americani a provocarlo, bensi’ i russi stessi, accusati, ora, dall’Occidente, d’implicazione nelle ostilità nell’est dell’Ucraina.
In primavera, i russi annettevano la Crimea, attirandosi l’obbrobrio della comunità internazionale, inclusivamente della Romania. Washington ha precisato però sin dall’inizio che lo scudo antimissile di Deveselu non è diretto contro la Russia, mentre il Ministero degli Esteri di Bucarest — che ha un ruolo meramente difensivo.
Ieri, una delegazione del Congresso americano ha visitato il cantiere dove viene costruita la base militare di Deveselu. Il ministro della Difesa romeno, Mircea Dusa, che si è incontrato, assieme al vicepremier e ministro dello Sviluppo Regionale, Liviu Dragnea, con la delegazione, ha dato assciurazioni che i lavori di infrastruttura che spettano alla parte romena sono in tabella di marcia.
“La parte romena ha eseguito i lavori di recinzione, di illuminazione del perimetro ed, entro la fine dell’anno, ultimerà anche il sistema di sicurezza e sorveglianza. Anche i lavori gestiti dai nostri colleghi dagli Usa, nel luogo che ospiterà la base militare, sono in tabella di marcia”, ha precisato il ministro Mircea Dusa.
Dal canto suo, il vicepremier Liviu Dragnea ha precisato che esistono le risorse finanziarie anche per l’ultimazione dei lavori al sistema di alimentazione con acqua, alle fognature, alla stazione di depurazione, e ai lavori di accesso alla base militare attraverso il comune Deveselu.
“Firmiamo i contratti di finanziamento, gli atti addizionali per aumentare il finanziamento, cosicchè, verso la fine di novembre, i due progetti importanti — il sistema di alimentazione con acqua e la rete fognaria assieme alla stazione di depurazione — siano pronti e, dal nostro punto di vista, del Governo, possiamo adempiere agli obblighi assunti”, ha dichiarato Dragnea.
Lo scudo antimissilistico americano di Deveselu diventerà pienamente operativo l’anno prossimo.