UE-USA: nuove sanzioni alla Russia
L’Unione Europea ha chiesto alla Banca Europea per gli Investimenti e alla Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo di sospendere la firma di nuove operazioni finanziarie in Russia.
Valentin Țigău, 17.07.2014, 13:21
La misura non rientra effettivamente nella terza fase delle sanzioni previste dallUE contro Mosca, accusata di alimentare il conflitto armato nell’est dell’Ucraina, però mette una pressione in più sul Cremlino.
In un comunicato ufficiale, il Consiglio Europeo ribadisce l’appoggio a una soluzione pacifica della crisi in Ucraina, soprattutto per un accordo tra tutte le parti su una tregua reale e duratura.
Il Consiglio esorta la Russia ad avvalersi attivamente della sua influenza sui gruppi armati illegali e fermare il flusso di armi e militanti oltreconfine, per una de-escalation rapida della situazione.
Il Consiglio concorda di estendere le misure restrittive su entità della Federazione russa, le cui azioni di appoggio materiale o finanziario minano o minacciano la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza dell’Ucraina.
In riferimento alla crisi in questo Paese, il presidente romeno Traian Basescu ritiene che l’UE deve imporre misure più dure.
“Il punto di vista che ho espresso è che, se l’UE non agisce in maniera più risoluta nell’imporre sanzioni, nel passare subito alla terza fase di sanzioni, allora avremo un’Ucraina trasformata in un Paese non più in grado di avanzare verso l’UE, e arriveremo al risultato che la Moldova ha con il separatismo in Transnistria. Solo che l’impatto sarà infinitamente maggiore per l’UE, date le dimensioni dell’Ucraina”, ha dichiarato Traian Basescu.
Anche gli Stati Uniti hanno annunciato le più dure sanzioni imposte ultimamente alla Russia, dato che, secondo quanto dichiarato dal presidente Barack Obama, Mosca non ha preso le misure necessarie per fermare l’escalation delle violenze in Ucraina.
Il presidente russo Vladimir Putin ha risposto che le sanzioni, applicate a suo avviso nell’interesse economico degli Stati Uniti, porteranno le relazioni tra Washington e Mosca in un vicolo cieco.
La corrispondente di Radio Romania a Washington, Ani Sandu, informa che le sanzioni interessano due banche importanti della Russia, tra cui quella del gigante Gazprom, e due compagnie energetiche, tra cui la Rosneft, cui sarà ristretto l’accesso ai mercati americani di capitale. Saranno lese anche imprese del campo militare, tra cui il produttore di Kalashnikov.