UE: il capo della diplomazia romena a Croatia Forum
A fine giugno, la Moldova (a maggioranza romenofona), la Georgia e l’Ucraina compivano un altro passo sulla strada dell’integrazione europea, firmando a Bruxelles gli Accordi di associazione e libero scambio con l’Unione. Un momento definito come storico dal presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, il quale ha ammonito, però, che il loro successo dipende dalla continuazione delle riforme nei tre stati ex sovietici, per avvicinarsi agli standard politici, economici e culturali europei.
Corina Cristea, 14.07.2014, 13:50
A fine giugno, la Moldova (a maggioranza romenofona), la Georgia e l’Ucraina compivano un altro passo sulla strada dell’integrazione europea, firmando a Bruxelles gli Accordi di associazione e libero scambio con l’Unione. Un momento definito come storico dal presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, il quale ha ammonito, però, che il loro successo dipende dalla continuazione delle riforme nei tre stati ex sovietici, per avvicinarsi agli standard politici, economici e culturali europei.
Sostenitrice senza riserbi degli iter europei di questi Paesi, la Romania è diventata il primo stato dell’UE ad aver ratificato gli accordi. “L’allargamento dell’UE verso il sud-est europeo deve continuare a rappresentare una priorità sull’agenda comunitaria, anche dopo l’insediamento della nuova configurazione istituzionale dell’Unione, nella costituzione della futura Commissione, nonchè nel definire l’agenda di priorità dell’Unione per i prossimi anni”, ha dichiarato il capo della diplomazia romena, intervenendo nel fine settimana al Croazia Forum svoltosi a a Ragusa.
La promozione dell’allargamento al sud-est europeo è necessaria ora più che mai, alla luce delle tendenze eurofobe ed euroscettiche, ha aggiunto il ministro. Incentrata sul processo di integrazione europea degli stati dei Balcani Occidentali, la conferenza ha riunito alte cariche europee, ministri degli Esteri degli stati comunitari e dei Paesi interessati alla politica di allargamento, accanto a ospiti di Cina, Giappone, USA e Nuova Zelanda.
“L’allargamento ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo notevole nell’affermazione della rilevanza dell’UE come attore globale”, ha dichiarato il capo della diplomazia di Bucarest, mettendo in risalto i benefici incontestabili portati dall’allargamento agli stati membri, all’Unione nel suo insieme, nonchè alle new entry.
La Romania rappresenta un esempio di successo della politica di allargamento, anche alla luce delle performance economiche registrate negli ultimi anni, ha sottolineato il ministro romeno, ricordando che gli indici macroeconomici di Bucarest illustrano una crescita sostenibile e l’adempimento dei criteri europei di disciplina finanziaria.
Intanto, il presidente ucraino Petro Poroshenko ha espresso apprezzamenti per la ratifica dell’Accordo di associazione del suo Paese all’UE da parte della Romania. In una conversazione telefonica con il collega romeno Traian Basescu, Poroshenko ha ringraziato per il sostegno al suo Paese. Da parte sua, Traian Basescu ha precisato che la Romania e la minoranza romena in Ucraina sostengono l’integrità territoriale di questo stato, nonchè gli sforzi del presidente Petro Poroshenko per la soluzione del conflitto nell’est del Paese.