Afghanistan: Romania inizia ritiro truppe
Dopo ben 12 anni di presenza militare in Afghanistan, la Romania comincia a ritirare le sue truppe dai teatri operativi. Il premier romeno, Victor Ponta, il ministro della Difesa, Mircea Dusa, e il ministro dell’Interno, Gabriel Oprea, sono stati presenti a Kandahar, alla cerimonia che ha segnato l’inizio del ritiro delle truppe romene. Il capo del Governo ha ringraziato i militari romeni per il coraggio dimostrato ed ha reso un omaggio ai 23 connazionali caduti al dovere in Afghanistan.
Mihai Pelin, 30.06.2014, 16:02
Dopo ben 12 anni di presenza militare in Afghanistan, la Romania comincia a ritirare le sue truppe dai teatri operativi. Il premier romeno, Victor Ponta, il ministro della Difesa, Mircea Dusa, e il ministro dell’Interno, Gabriel Oprea, sono stati presenti a Kandahar, alla cerimonia che ha segnato l’inizio del ritiro delle truppe romene. Il capo del Governo ha ringraziato i militari romeni per il coraggio dimostrato ed ha reso un omaggio ai 23 connazionali caduti al dovere in Afghanistan.
“Grazie alla vostra missione, al vostro sacrificio e coraggio, la Romania è oggi un Paese più sicuro e un partner rispettato da tutti i membri Nato e da tutti i nostri alleati. I vostri 23 camerati caduti al dovere resteranno eroi della Romania, dell’Esercito romeno. Penso, allo stesso tempo, anche ai feriti, che hanno bisogno e avranno bisogno lungo la loro vita della nostra solidarietà e del nostro sostegno, ma voglio rivolgermi anche a voi, che tornerete a casa sani e salvi. Il dovere della Romania e del Governo è di assicurarvi anche nel Paese condizioni migliori rispetto a quelle vissute ultimamente. Vi aspettiamo tutti salvi a casa, siamo fieri di voi e vi ringraziamo!”, ha dichiarato Victor Ponta a Kandahar.
La cerimonia in Afghanistan è stata segnata da un incidente, la base aerea di Kandahar essendo attaccata con razzi. Per fortuna non si sono registrati feriti. Gli esponenti romeni sono stati evacuati e messi al riparo in bunker, riprendendo ulteriomente la visita.
Nel 2002, in Afghanistan arrivavano i primi 600 militari romeni. Dal 2006, è stata assegnata loro la missione di occuparsi della zona più pericolosa, Zabul (nel sud). Il maggior numero di militari romeni dislocati in Afghanistan si è registrato nel 2011, quando sono stati dispiegati circa 1.800, e le forze aeree romene si sono assunte per un anno la direzione dell’areoporto internazionale di Kabul.
La Romania ha partecipato alle missioni Nato in Afghanistan in tutto con 25.000 militari, che hanno compiuto con successo oltre 1.900 missioni militari e umanitarie. Il contingente romeno in Afghanistan conta attualmente circa 2.000 militari, il cui ritiro inizierà nei prossimi mesi. Solo circa 200 militari romeni resteranno in questo Paese, dopo il 2014, che si occuperanno dell’addestramento dell’esercito afghano. Tutte le truppe Nato si ritiereranno dall’Afghanistan quest’anno, processo che genera, stando agli specialisti, timori su una nuova intensificazione delle violenze in un Paese povero, in cui i talebani restano forti, nonostante i 12 anni di presenza militare occidentale. 26 anni fa, anche i militari sovietici si ritiravano dall’Afghanistan, dopo una guerra di quasi 10 anni, ritenuta “il Vietnam” dell’Unione Sovietica e uno dei fattori che hanno accelerato lo smembramento del grande impero comunista.