Esportazioni: quali misure per mantenere il trend ascendente?
Le esportazioni, motore di crescita per la Romania — questo il desiderio delle autorità romene. Cosa prevede la nuova strategia del Ministero dell’Economia per il periodo 2014-2020? Si manterrà il trend ascendente delle esportazioni anche nel 2014, dopo il livello record raggiunto l’anno scorso, di quasi 50 miliardi di euro? Quali saranno i settori con le maggiori esportazioni? Quali saranno quelli con potenziale, oltre all’agricoltura, che ha sostenuto la crescita economica importante del 2013, con un ingente potenziale per l’export? Anche se le auto, le apparecchiature elettroniche e i prodotti agroalimentari sono stati quelli prevalentemente richiesti sui mercati esteri, gli specialisti riunitisi, ieri, ad un forum a Bucarest, hanno mostrato che la Romania ha ancora molti settori con un potenziale non sfruttato. Uno è l’IT, settore il cui sviluppo dipende dagli investimenti nell’educazione, cosicchè i giovani diventino degli specialisti ottimamente preparati. Allo stesso tempo, la Romania cerca soluzioni per la vendita di elettricità.
Roxana Vasile, 20.06.2014, 14:17
“Abbiamo un potenziale straordinario e, purtroppo, non lo valorizziamo. Ciò comporta l’ultimazione dell’interconnessione con gli altri stati, e, certamente, investimenti nei prossimi 2-3 anni, per poter esportare grandi quantità di energia. Quindi, abbiamo delle possibilità. L’importante è trovare soluzioni per la vendita di energia elettrica”, ha precisato il ministro dell’Economia, Constantin Nita.
La Romania esporta verso gli stati Ue, ma anche fuori dallo spazio comunitario. Le esportazioni non hanno alcuna chance di svilupparsi se si punta solo sulle relazioni con gli stati comunitari. Il mercato europeo ha subito una contrazione in molti settori, essendo, inoltre, abbastanza restrittivo. Se imprese tedesche, francesi o italiane vincono tutte le gare in Romania per i progetti importanti, non succede mai lo stesso con le imprese romene. In questo contesto, nella visione del premier, il socialdemocratico Victor Ponta, si dovrebbe puntare sulla vendita di prodotti alla Cina e ad altri Paesi asiatici. Inoltre, la politica di rapporti economici dovrebbe essere più attiva rispetto al passato, e gli ambasciatori dovrebbero presentare, nei Paesi in cui rappresentano la Romania, le performance delle compagnie romene. Il sistema bancario è anch’esso interessato a sostenere le imprese esportatrici, ma per ciò occorrono stabilità, prevedibilità e la riduzione della burocrazia, accompagnate da un adeguato finanziamento.
(traduzione di Adina Vasile)