Economia ed energia: previsioni ottimistiche e azioni Electrica in Borsa
La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le stime sul ritmo di crescita che sarà registrato dall’economia mondiale quest’anno. Per quanto riguarda la Romania, ha migliorato però le previsioni di crescita, dal 2,5%, stimato a gennaio, al 2,8%, con un avanzo economico maggiore l’anno prossimo, del 3,2%. Le cifre sono simili nel caso della regione dell’Europa Centrale ed Orientale. Stando ad un rapporto dell’ente finanziario internazionale, sarà la domanda esterna più forte a portare ad un miglioramento della situazione sul mercato del lavoro romeno e alla ripresa del consumo. Allo stesso tempo, il basso tasso di inflazione permetterà alla Banca Centrale di avere una politica monetaria di sostegno alla ripresa economica.
Corina Cristea, 12.06.2014, 14:48
La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le stime sul ritmo di crescita che sarà registrato dall’economia mondiale quest’anno. Per quanto riguarda la Romania, ha migliorato però le previsioni di crescita, dal 2,5%, stimato a gennaio, al 2,8%, con un avanzo economico maggiore l’anno prossimo, del 3,2%. Le cifre sono simili nel caso della regione dell’Europa Centrale ed Orientale. Stando ad un rapporto dell’ente finanziario internazionale, sarà la domanda esterna più forte a portare ad un miglioramento della situazione sul mercato del lavoro romeno e alla ripresa del consumo. Allo stesso tempo, il basso tasso di inflazione permetterà alla Banca Centrale di avere una politica monetaria di sostegno alla ripresa economica.
Il Governo romeno e il FMI, i cui esponenti si trovano questi giorni in Romania per una nuova valutazione dell’accordo stand-by concluso lo scorso autunno, si basano su una crescita del Pil nel 2014 tra il 2,2 e il 2,5%, e del 2,5% l’anno prossimo. Le autorità romene hanno cercato, principalmente, di dimostrare ai creditori internazionali che esistono delle risorse per il taglio del 5% dei contributi previdenziali a metà anno.
D’altra parte, il Governo romeno vuole ottenere almeno 435 milioni di euro per il 51% delle azioni della compagnia Electrica, che venderà in Borsa. Stando al programma convenuto, fino al 26 giugno andrebbero conclusi i preparativi per la quotazione in Borsa, e dal 3 luglio dovrebbero iniziare le transazioni con le azioni di Electrica. Il premier romeno Victor Ponta è fiducioso nel successo di questa operazione e afferma che le somme ottenute saranno orientate verso gli investimenti.
“Sono convinto, sarà una quotazione di successo, com’è stata nel caso della Romgaz, della Transelectrica e della Transgaz, e tutto il capitale privato che attiriamo sarà conservato per gli investimenti nell’infrastruttura energetica”, ha detto il premier.
Il ministro con delega all’Energia, Razvan Nicolescu, ha annunciato che si tratta del più importante processo di quotazione sul mercato di capitale romeno, e che il prezzo di un’azione varierà tra 11 e 13,5 lei. L’85% del numero delle azioni potrà essere acquistato dai grandi investitori, mentre il 15% spetterà ai piccoli investitori. Qualora ci sia un forte interesse da parte degli ultimi, la percentuale aumenterà dal 15 al 22% e, per tutti, saranno possibili certi sconti. Razvan Nicolescu ha sottolineato, d’altra parte, che dal 1 luglio i produttori di gas naturali saranno obbligati a vendere una parte della produzione propria in Borsa, e dal 2015 questa misura sarà applicabile anche ai fornitori di gas.
(traduzione di Adina Vasile)