Romania – USA: Biden a Bucarest, è obbligo sacro starvi accanto
Sono pochi i Paesi europei in cui sia la classe politica che l’opinione pubblica abbiano sentimenti filoamericani talmente intensi come in Romania. Alleata all’interno della NATO, legata da Washington da un Partenariato strategico, Paese di accoglienza di basi militari e di componenti dello scudo antimissile americano, la Romania può contare, a sua volta, in maniera incondizionata, sugli Stati Uniti.
Bogdan Matei, 21.05.2014, 13:08
Sono pochi i Paesi europei in cui sia la classe politica che l’opinione pubblica abbiano sentimenti filoamericani talmente intensi come in Romania. Alleata all’interno della NATO, legata da Washington da un Partenariato strategico, Paese di accoglienza di basi militari e di componenti dello scudo antimissile americano, la Romania può contare, a sua volta, in maniera incondizionata, sugli Stati Uniti.
E’ il messaggio espresso chiaramente a Bucarest dal vicepresidente americano Joe Biden. Il numero due della Casa Bianca non si trova per la prima volta in Romania, ma questa volta è giunto appositamente per ribadire l’impegno di Washington per la sicurezza dei suoi alleati est-europei, preoccupati delle evoluzioni nella confinante Ucraina.
Per gli americani, ha detto Biden, sia a nome suo che a quello del presidente Barack Obama, è un obbligo sacro essere accanto ai romeni e alla NATO. Il discorso che ha pronunciato a Bucarest è stato, però, rivolto non solo alla Romania, ma anche alla Russia.
A più di 20 anni dallo smembramento di quello che all’epoca veniva chiamato l’Impero del Male, le cancellerie occidentali constatano con stupore il ripristino delle pratiche annessioniste staliniste e della retorica aggressiva dei tempi della Guerra Fredda.
I confini dell’Europa non devono essere cambiati di nuovo con la forza delle armi, perciò condanniamo l’occupazione russa della Crimea. Con queste parole, il vicepresidente ha ribadito la posizione di Washington e dell’intera Alleanza Nord-Atlantica.
Il presidente romeno Traian Basescu ha salutato la reazione immediata degli Stati Uniti all’annessione della Crimea. L’invio di rinforzi aerei, marittimi e terrestri americani nella regione scoraggia l’appetito della Russia di ridiventare l’Unione sovietica, ha detto Traian Basescu.
Da parte sua, il capo della diplomazia di Bucarest, Titus Corlatean, ha dichiarato che la visita di Joe Biden in Romania rappresenta un segnale politico molto importante a sostegno di un alleato fedele, un partner strategico degli Stati Uniti, in un momento complicato ai confini orientali della NATO.
Il premier Victor Ponta ha sottolineato che la Romania aspetta dagli Stati Uniti non solo la garanzia per la sicurezza del suo territorio, ma anche sostegno per l’indipendenza energetica dalla Russia.
La visita di Biden a Bucarest ha confermato il messaggio trasmesso nei giorni scorsi in Romania dal segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen: la Romania non rimane sola davanti alle minacce regionali.
D’altronde, Rasmussen ha salutato la decisione di Bucarest di essere non solo consumatore, ma anche fornitore di sicurezza e di aumentare, fino al 2017, il budget destinato alla difesa fino al 2% del Pil. In questo modo, la Romania sarà un esempio per altri stati membri della NATO, ha detto il segretario generale dell’Alleanza.