Economia: ripresa maggiore delle stime
Le dure misure di austerità prese dal Governo di Bucarest sin dai primi mesi della crisi economica hanno reso scontenta una buona parte della popolazione romena. Esse hanno però portato ad una ripresa invidiata da molti altri stati europei: mentre questi continuavano a confrontarsi con una lunga recessione, con un tasso di disoccupazione sempre più alto e con l’impossibilità di ridurre il deficit, le autorità romene già annunciavano cifre positive. Il trend crescente si mantiene anche quest’anno. Stando al ministro romeno con delega al Bilancio, Liviu Voinea, nel 2014, l’economia romena ha tutte le chance di crescere di più rispetto all’anno scorso. In altre parole, i dati di finora indicano una possibile crescita economica che supererebbe il 3,5% del 2013, la maggiore nell’Ue.
Roxana Vasile, 13.05.2014, 12:31
Le dure misure di austerità prese dal Governo di Bucarest sin dai primi mesi della crisi economica hanno reso scontenta una buona parte della popolazione romena. Esse hanno però portato ad una ripresa invidiata da molti altri stati europei: mentre questi continuavano a confrontarsi con una lunga recessione, con un tasso di disoccupazione sempre più alto e con l’impossibilità di ridurre il deficit, le autorità romene già annunciavano cifre positive. Il trend crescente si mantiene anche quest’anno. Stando al ministro romeno con delega al Bilancio, Liviu Voinea, nel 2014, l’economia romena ha tutte le chance di crescere di più rispetto all’anno scorso. In altre parole, i dati di finora indicano una possibile crescita economica che supererebbe il 3,5% del 2013, la maggiore nell’Ue.
“Nel primo trimestre del 2013, rispetto al primo del 2012, si è registrata una crescita del 2,1%. Nel primo trimestre del 2014, rispetto al primo del 2013, si registrerà sicuramente una crescita di oltre il 3%, forse persino di quasi il 4%. Ciò ci fa credere, viste le fluttuazioni trimestrali della crescita economica, che nell’intero 2014 essa sarà almeno uguale, se non maggiore di quella del 2013”, ha dichiarato Voinea.
La fiducia della popolazione, delle imprese e delle banche nell’economia si riflette nel consumo e negli investimenti. Perciò, Voinea ha chiesto ai romeni di aiutare la crescita attraverso un maggiore consumo. Ha invitato, allo stesso tempo, le imprese a predere prestiti e a investire, e le banche a concedere crediti al consumo e agli investimenti.
“Lo stato non farà più gli sbagli di politica economica fatti prima del 2008, nè gli aggiustamenti brutali del 2009 e del 2010. Al contrario, lo stato è il primo ad avere fiducia e lo dimostra attraverso il fatto che nel 2014 si prevede che gli investimenti pubblici crescano di circa 1 miliardo di euro rispetto al 2013, nel contesto in cui si mira ad un ulteriore calo del deficit di bilancio”, ha detto ancora Voinea.
Un segnale di stabilità dell’economia sarebbe il passaggio all’euro, auspicato dalle autorità romene per il 2019. L’intento di passare all’euro è già stato comunicato alla Commissione Europea. La popolazione può stare tranquilla, perchè non saranno uguagliati i costi e, quindi, non cresceranno i prezzi — afferma il ministro con delega al Bilancio, Liviu Voinea. Per le piccole e medie imprese, il passaggio all’euro equivarrà alla scomparsa del rischio valutario e al calo costante del costo del credito. Di recente, il governatore della Banca Centrale romena, Mugur Isarescu, dichiarava che l’obiettivo di passaggio all’euro nel 2018-2019 non è irrealistico. Dal canto suo, il mondo d’affari romeno sostiene l’intento del Governo, come, del resto, qualsiasi misura che comporta prevedibilità.
(traduzione di Adina Vasile)