Economia: evoluzioni positive in Romania
Con una crescita economica del 3,5% nel 2013, la Romania è partita in quarta nel 2014. L’evoluzione positiva dei primi tre mesi indica un consolidamento economico e l’inizio di un ciclo di sviluppo sostenibile. Lo ha sottolineato il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu, presentando il rapporto trimestrale sull’inflazione.
Corina Cristea, 09.05.2014, 12:33
Con una crescita economica del 3,5% nel 2013, la Romania è partita in quarta nel 2014. L’evoluzione positiva dei primi tre mesi indica un consolidamento economico e l’inizio di un ciclo di sviluppo sostenibile. Lo ha sottolineato il Governatore della Banca Centrale, Mugur Isarescu, presentando il rapporto trimestrale sull’inflazione.
La BC ha migliorato le previsioni inflazionistiche per questo fine anno dal 3,5 al 3,3%, grazie alle evoluzioni favorevoli di tutti i fattori determinanti della dinamica dei prezzi di consumo, ha spiegato Mugur Isarescu.
“La tendenza generale indica una calma generale dell’inflazione in Romania. Nel primo trimestre del corrente anno, l’evoluzione dei prezzi di consumo si è confermata a circa l’1% in tutti e tre i mesi — gennaio, febbraio e marzo. I prezzi per frutta e verdura sono calati. Non abbiamo dei problemi con il mercato del lavoro, in altre parole i salari stanno crescendo, in correlazione con la produttività. Sicuramente qui c’entra anche l’annata agricola: attualmente la situazione dell’agricoltura non è mica male, però vedremo i risultati in autunno, ha detto il Governatore.
Mugur Isarescu ha spiegato che i valori che si aggirano all’1% registrati dal tasso dell’inflazione nei primi mesi dell’anno sono dovuti sia alla buona annata agricola del 2013, rispetto a quella debole del 2012, quanto alla riduzione dell’Iva per il pane e i prodotti di panetteria. Da aggiungere anche il ritorno su un trend discendente delle quotazioni del greggio a livello internazionale.
Il Governatore ha ricordato, però, anche i fattori che potrebbero determinare un’inflazione superiore alle previsioni, tra cui la dinamica dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali e degli alimenti sul mercato interno, le incertezze su un’applicazione ferma e coerente delle riforme strutturali in un anno elettorale, e soprattutto le coordinate esterne, pure esse segnate da incertezze.
Il Governatore ha fatto riferimento anche all’apprezzamento della moneta nazionale nei confronti dell’euro e del dollaro americano. Però, a suo avviso, si tratta piuttosto di una congiuntura dovuta parzialmente alla situazione regionale che alle performance dell’economia romena.
Inoltre, Mugur Isarescu ha annunciato che la Romania ha rimborsato quasi integralmente il prestito di 12 miliardi di euro, concesso nel 2009 dal Fondo Monetario Internazionale. Resta ancora da pagare meno del 10% entro fine anno.