Europee 2014: candidature, ammessi e bocciati
L’Ufficio Elettorale Centrale ha annunciato le candidature ammesse e quelle bocciate per le europee del 25 maggio prossimo. Dal punto di vista procedurale, prima di essere presentate all’elettorato, le liste di partito e le candidature indipendenti vanno validate dall’Ufficio Elettorale Centrale. Mercoledi’, l’Ufficio ha annunciato che sono state ammesse le liste di tutti i partiti parlamentari, che, del resto, si aggiudicheranno, stando ai sondaggi, la maggior parte dei seggi che spettano alla Romania nel Parlamento europeo. In prima linea, i partiti politici romeni affiliati alle grandi famiglie ideologiche europee.
Bogdan Matei, 03.04.2014, 13:48
L’alleanza di sinistra Partito Socialdemocratico-Partito Conservatore-Unione Nazionale per il Progresso della Romania si candida da parte dei socialisti europei, il suo partner di governo, l’Unione Democratica Magiari di Romania, e il Partito Democratico-liberale, all’opposizione, da parte del Partito Popolare Europeo, e il Partito Nazional-liberale, da parte dell’Alleanza dei Democratici e dei Liberali. Altri partiti le cui liste di candidati hanno riceuto il via libera dell’Ufficio Elettorale Centrale sono, tra i partiti extraparlamentari, il Partito Nazionale Contadino Democristiano (il primo partito romeno ad aver aderito al Partito Popolare Europeo), tra quelli senza affiliazione, il Partito del Popolo-Dan Diaconescu (populista, parlamentare), e il Movimento Popolare e la Forza Civica (extra parlamentare, filopresidenziale). Tra gli indipendenti, il più noto candidato validato dall’Ufficio Elettorale Centrale è l’ex campionessa mondiale di ginnastica, Corina Ungureanu.
Spettacolare però l’annuncio sulle candidature bocciate. Attore di grande talento, uno dei più amati dal pubblico, Mircea Diaconu non ha però un palmares amministrativo e politico alla pari. I ruoli di direttore di teatro, senatore liberale e ministro della Cultura non sono risultati compatibili. Dopo l’annuncio della sua candidatura, l’Agenzia Nazionale per l’Integrità ha inviato una lettera all’Ufficio Elettorale Centrale, in cui affermava che va bocciata, in quanto c’è una decisione definitiva del tribunale, stando alla quale Diaconu non può candidarsi ad alcuna carica eleggibile fino al 2015 dopo aver perso, due anni fa, il seggio di senatore per incompatibilità. Escluso dal Partito Nazional-liberale dalla sua lista di candidati, per timore che la sua presenza possa portare all’invalidazione dell’intera lista, Diaconu sembra aver fallito anche per conto proprio.
Tragicomico anche il percorso delle candidature del Partito la Grande Romania (nazionalistico-populistico, extraparlamentare). Attualmente nemici, i fondatori del partito, l’eurodeputato Corneliu Vadim Tudor, e la sua ex mano destra, Gheorghe Funar, sindaco della città di Cluj negli anni ’90, hanno inoltrato, sotto la stessa sigla, liste concorrenti. Ambo le candidature sono state bocciate dall’Ufficio Elettorale Centrale. Legalmente, le decisioni di bocciare le liste di candidati e le candidature indipendenti possono essere impugnate, prima presso il Tribunale di Bucarest e poi, se necessario, alla Corte d’Appello. Le candidature per le europee 2014 restano definitive il 16 aprile.