Accisa carburanti: ordinanza rimborso desta malcontenti
Previsto inzialmente per il 1 gennaio e rinviato in seguito all’opposizione del presidente Traian Basescu, l’aumento dell’accisa sui carburanti, di 7 eurocentesimi al litro, è entrato in vigore all’inzio di questo mese. Un primo effetto — la crescita di circa 0,4 lei/litro del prezzo della benzina con e senza piombo, del gasolio e del cherosene. Ai trasportatori stradali saranno però rimborsati 4 dei 7 eurocentesimi, in seguito all’adozione dall’Esecutivo di Bucarest di un’ordinanza d’urgenza. La misura riguarda i trasportatori di merci e passeggeri, ma anche le Poste Romene, e i soldi saranno rimborsati trimestralmente in base ad una fattura per il combustibile.
Corina Cristea, 03.04.2014, 12:41
Previsto inzialmente per il 1 gennaio e rinviato in seguito all’opposizione del presidente Traian Basescu, l’aumento dell’accisa sui carburanti, di 7 eurocentesimi al litro, è entrato in vigore all’inzio di questo mese. Un primo effetto — la crescita di circa 0,4 lei/litro del prezzo della benzina con e senza piombo, del gasolio e del cherosene. Ai trasportatori stradali saranno però rimborsati 4 dei 7 eurocentesimi, in seguito all’adozione dall’Esecutivo di Bucarest di un’ordinanza d’urgenza. La misura riguarda i trasportatori di merci e passeggeri, ma anche le Poste Romene, e i soldi saranno rimborsati trimestralmente in base ad una fattura per il combustibile.
“Lo schema adottato si basa su una normativa europea già applicata in 6 Paesi, che prevede la possibilità del rimborso di questa parte dell’accisa, come schema di aiuto statale ai trasportatori autorizzati”, ha precisato il premier Victor Ponta.
Anche i farmer beneficeranno di aiuto statale per acquistare il gasolio adoperato nell’agricoltura. Dal 1 aprile, per loro è previsto il rimborso di quasi 1,8 lei/litro, e il ministro dell’Agricoltura, Daniel Constantin, afferma che cosi’ sarà compensato l’aumento dell’accisa sui carburanti. Il rimborso di una parte dei soldi ai trasportatori rende però scontenti i trasportatori ferroviari, che non ne beneficiano e che si lamentano dell’aggravarsi dei loro problemi finanziari. Solo le Ferrovie Romene Passeggeri consumano annulamente tra 50 e 55 mila tonnellate di combustibile. Lo ha precisato per Radio Romania l’ex direttore della compagnia, Stefan Roseanu.
“Ci troveremo nel successivo periodo nella situazione di dover ritirare altri treni dalla circolazione nel contesto dell’accentuarsi dei problemi finanziari, e, alla fine, un operatore di pulmino o autobus su una linea parallella introdurrà un altro autobus al posto del treno”, ha affermato Roseanu.
L’Associazione Trasportatori Ferroviari Romeni crede che questa discriminazione evidente tra il trasporto ferroviario e quello stradale sia amplificata dalla tassa stradale, che dal 2005 è stata introdotta nell’accisa sul gasolio utilizzato dalle locomotive dei trasportatori ferroviari. Indirettamente, attraverso il pagamento di questa accisa, il sistema di trasporto ferroviario ha aiutato alla costruzione e all’ammodernamento delle autostrade e strade nazionali che sono adoperate dal principale concorrente — il trasportatore automobilistico, ricordano i trasportatori ferroviari. Stando alla loro associazione, in alcuni Paesi Ue questa tassa viene rimborsata oppure non viene percepita agli operatori di trasporto ferroviario, e negli stati che incoraggiano i trasporti verdi per il traffico automobilistico vengono imposte tasse supplementari al chilometro.