Elezioni: il 25 maggio si vota per europee
Quasi due mesi prima delle europee, i principali partiti politici romeni hanno ultimato le loro liste di candidati. I nomi proposti dai partiti più importanti sono, in generale, figure note della scena politica nazionale, che hanno ricoperto o continuano a ricoprire cariche con rilevanza istituzionale. Ex ministri, eurodeputati in carica, ex direttori di istituzioni pubbliche oppure tecnocrati, tutti sperano di ottenere un seggio nel Parlamento Europeo, il quale, negli ultimi anni, ha esteso la sua influenza nella costruzione chiamata “Unione Europea”.
Florentin Căpitănescu, 20.03.2014, 14:08
Quasi due mesi prima delle europee, i principali partiti politici romeni hanno ultimato le loro liste di candidati. I nomi proposti dai partiti più importanti sono, in generale, figure note della scena politica nazionale, che hanno ricoperto o continuano a ricoprire cariche con rilevanza istituzionale. Ex ministri, eurodeputati in carica, ex direttori di istituzioni pubbliche oppure tecnocrati, tutti sperano di ottenere un seggio nel Parlamento Europeo, il quale, negli ultimi anni, ha esteso la sua influenza nella costruzione chiamata “Unione Europea”.
La principale forza politica in Romania, l’alleanza formata dal Partito Socialdemocratico, l’Unione Nazionale per il Progresso della Romania, il Partito Conservatore, in cui il Partito Socialdemocratico svolge un ruolo di primo piano, è quotata, stando ad un recente sondaggio demoscopico, con il 40% dei voti. Seguono negli intenti di voto i principali partiti all’opposizione, il Partito Nazional-liberale, con quasi il 18%, e il Partito democratico-liberale, con circa il 14%, ambedue di centro-destra. Al quarto e quinto posto si collocano, con percentali alquanto sorprendenti, sempre partiti di centro-destra, come il Movimento Popolare (filopresidenziale), con il 9%, e la Forza Civica, con il 5%. Al sesto posto, l’Unione Demcoratica Magiari di Romania (partner di governo), con il suo classico quasi 5%, seguita dal Partito del Popolo-Dan Diaconescu (populistico, parlamentare), in forte calo, con il 4%, e dal Partito la Grande Romania (nazionalistico, extra-parlamentare), con circa il 2,5%. Il sondaggio è stato commissionato dal quotidiano Adevarul e condotto dall’INSCOP.
Sempre per il giorno in cui si terranno le europee, il 25 maggio prossimo, il Governo di Bucarest ha deciso di indire anche elezioni parziali per le cariche di parlamentari ed eletti locali rimaste vacanti. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Eugen Nicolicea, ha precisato che le elezioni parziali si terranno in un unico turno. Stando al calendario approvato dal Governo, la scadenza per l’inoltro delle candidature è il 5 maggio, e la campagna elettorale per le elezioni parziali inizierà il 10 maggio, due settimane dopo quella per le europee. In occasione del doppio scrutinio, ritengono gli analisti, i partiti avranno l’occasione di tastare il polso dell’elettorato prima della vera battaglia politica dell’anno — le presidenziali, indette per novembre.
Sempre gli analisti politici ritengono che le percentuali ottenute a maggio potranno stare alla base di possibili intese, che portino alla formazione di alleanze e coalizioni. L’esperienza delle elezioni dello scorso anno dimostra che i politici romeni possono essere estremamente originali, quindi, è difficile anticipare il risultato anche per coloro che seguono con attenzione lo spettacolo politico autoctono.